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10 marzo 2024

Buongiorno a tutti!

Questo è il cinquantaduesimo numero della nuova gestione di Riflessione ottica, che mi ha visto inizialmente come caporedattore e poco dopo come unico autore di questa newsletter settimanale, ma sempre affiancato dallo staff che mi aiuta a raccogliere notizie e verificare il testo finale.

Come anticipatovi nella comunicazione di ieri, l’anniversario corrisponde anche a una modalità tutta nuova e indipendente per l’invio di queste email: spero che sia andato tutto bene e, se le statistiche non mentono, la migrazione non dovrebbe aver riscontrato alcuna anomalia.

Nei prossimi giorni pubblicherò sul forum un aggiornamento a riguardo, ma ora diamo spazio alle news del mondo delle telecomunicazioni (e non solo), a partire dal tonfo di TIM dopo la presentazione del suo nuovo piano industriale. Seconda, ma non per importanza, la pubblicazione degli IP bloccati da Piracy Shield… da parte di una testata, non di AGCOM.

Seguono le consuete rubriche sulla banda ultralarga in italia, le notizie brevi suddivise per ambito, le segnalazioni e un saluto finale diverso dal solito.

Buona lettura!
 

Il crollo di TIM

Giovedì TIM ha presentato il suo nuovo piano industriale 2024-2026, sviluppato tenendo conto principalmente del previsto scorporo estivo e quindi con protagonista assoluta ServCo, ovvero il ramo dei servizi e della rete mobile, oltre alle società partecipate come Sparkle e a TIM Brasil.

L’esito della presentazione è stato disastroso a causa delle stime ritenute da molti esageratamente ambiziose e TIM ha perso quasi un quarto del proprio valore in borsa, forse sintomo della perdita di fiducia nel piano da parte degli azionisti. Era dall’estate-autunno 2022 che il titolo non cadeva così in basso. Altri elementi controversi del piano sono i licenziamenti e una stima al rialzo del debito rispetto a previsioni precedenti.

Il via vai di azioni ha raggiunto un volume di dodici volte superiore alla norma e per questo motivo la Consob ha annunciato di aver avviato un monitoraggio per verificare eventuali strategie di indebolimento del titolo, che sicuramente non è stato aiutato dalla svalutazione operata da Vivendi sulla propria partecipazione.

Labriola è corso ai ripari come ha potuto, annunciando che chiarirà più accuratamente alcune tematiche. Oggi pomeriggio si terrà un CdA straordinario nel quale l’AD riferirà ai consiglieri sulle vicende di giovedì. (Il Sole 24 Ore cartaceo, 8 e 9 marzo)

Lo slogan del nuovo piano si intitola Free to run, perché l’integrazione verticale tanto cara a Telecom è da qualche anno vista come una catena al piede di cui liberarsi. A me, però, sembra più un Free to fall.
 

Se AGCOM non pubblica, ci pensa TorrentFreak

Siccome nessun organo ufficiale ha pubblicato la tanto attesa lista di indirizzi IP bloccati da Piracy Shield, necessaria per poter inviare segnalazioni di falsi positivi o di blocchi non rivolti a indirizzi univocamente riconducibili a servizi illegali, il portale TorrentFreak ci ha fatto il favore di rendere pubblico un elenco, ricevuto alcune settimane fa, relativo ai blocchi ordinati fino alla terza settimana di febbraio. Un articolo di DDay riprende la notizia in italiano.

Non è assurdo che per ottenere la dovuta trasparenza ci sia stato bisogno di un paladino straniero edi un ISP coraggioso e che il garante non abbia ancora avuto occasione di fare ciò che dovrebbe, condannando senza mezzi termini gli autori dei blocchi illeciti?

Mentre alcuni esponenti politici e dei detentori dei diritti proseguono nella loro campagna di negazionismo e di difesa dello strumento, la stampa estera ci mette giustamente in ridicolo e gli utenti, stufi della situazione paradossale, iniziano a muoversi compatti contro le misure ingiuste, attraverso varie iniziative come una lettera aperta che sarà sostenuta anche da FibraClick.
 

La banda ultralarga in Italia 🌍

■ L’edizione cartacea del Sole 24 Ore del 5 marzo parla nuovamente della possibilità di cedere due lotti del Piano Italia a 1 Giga nei quali Open Fiber è particolarmente indietro sul programma al raggruppamento TIM+FiberCop, ipotesi che sarebbe al vaglio di Infratel Italia ma che rischierebbe di far diventare TIM la nuova ritardataria. Il Governo, però, starebbe lavorando a una norma che consenta a Open Fiber di risolvere la questione nel modo da lei stessa suggerito, ovvero permettendole di scambiare i civici ritenuti troppo lontani dopo la mappatura con i nuovi civici non coperti in prossimità di quelli a bando. (CorCom)

Open Fiber ha finalmente aggiornato al 29 febbraio 2024 la pagina sullo stato di avanzamento dei lavori nelle aree bianche. I comuni completati sono ora 4.820 su 6.051, pari a circa il 79,6% del piano. Le unità immobiliari in vendibilità sono passate da 4,44 a 4,54 milioni, ovvero il 72,4% dell’obiettivo di 6,27 milioni. L’aumento delle percentuali è in parte merito della contrazione degli obiettivi, il cui ricalcolo era stato annunciato qualche mese fa: 181 comuni in meno e 130.000 UI svanite. (Open Fiber)

FiberCop ha raggiunto 11 nuovi comuni con almeno un nodo di rete per la sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick)
 

In breve ✅

■ Il Sole 24 Ore del 7 marzo riporta che le trattative per la fusione tra Fastweb e Vodafone Italia starebbero andando a gonfie vele e che l’accordo potrebbe essere finalizzato a breve e sottoposto alle istituzioni. Lo stesso articolo ci informa anche dell’invio a KKR di un corposo questionario da parte dell’antitrust UE in merito all’acquisto di NetCo.

■ A poco meno di sette anni dalla pubblicazione della prima delibera AGCOM che stabiliva l’illegittimità della fatturazione a 28 giorni, gli operatori non hanno ancora rimborsato tutti i clienti che hanno subito gli addebiti impropri della “tredicesima” della telefonia e, nonostante alcuni ordini che imporrebbero la compensazione automatica, gli ISP coinvolti vogliono quasi sempre che sia il cliente a chiedere di far valere i propri diritti. (MondoMobileWeb)

■ La maggioranza ha approvato un emendamento al decreto ILVA che offrirebbe alle grandi aziende che affrontano un processo di aggregazione una decontribuzione triennale per i propri dipendenti soggetti a un cambio di mansione con annesso corso di formazione. Sembra quasi una norma scritta a posta per il consolidamento del panorama telco. (CorCom, Il Sole 24 Ore cartaceo del 6 marzo)

TIM sta valutando di entrare nel mondo dell’energia, ma la sua intenzione è quella di imitare WindTre, con una semplice partnership con venditori energetici, e non di diventare lei stessa un operatore luce e gas come ha scelto di fare Fastweb. Labriola ha anche confermato di star lavorando a un rinnovo del contratto con DAZN, di valore nettamente inferiore a quello siglato nella scorsa occasione da Gubitosi. (MondoMobileWeb)

Amazon e Huawei hanno sottoscritto un accordo per l’utilizzo reciproco di alcuni propri brevetti in modo tale da risolvere la controversia nata lo scorso anno per le presunte irregolarità riscontrate in alcuni prodotti o servizi ignoti che avevano a che fare con Wi-Fi e streaming video. (DDay)

Federico Protto, ex AD di Retelit ed ex direttore generale di Intred, entro fine mese assumerà il ruolo di amministratore delegato di Cellnex Italia, la nota tower company. (CorCom)
 

Mobile 📱

Spusu ha soffiato a 1Mobile il primato di primo MVNO italiano con connettività 5G. L’operatore propone un’offerta con 150 GB, 2000 minuti e 500 SMS a 7,98 euro al mese, 2 euro in più dello stesso piano in versione 4G e disponibile anche per i già clienti. La velocità è limitata a 300 Mb/s in download e 50 Mb/s in upload e la rete di riferimento è WindTre. (Spusu, MondoMobileWeb)

■ È passato un anno dai primi disservizi dell’operatore Rabona Mobile, causati dal progressivo distacco dovuto al contenzioso contrattuale con Vodafone, che ospita l’MVNO tramite l’aggregatore Plintron. Proprio pochi giorni fa, AGCOM ha riconosciuto i primi indennizzi verso alcuni clienti che hanno subito disservizi o ritardi nelle portabilità verso altri gestori. I clienti Rabona non possono navigare e comporre messaggi o telefonate, ma solo ricevere, eppure le adesioni sono ancora aperte e non ci sono avvisi in evidenza sul sito web. (MondoMobileWeb)

Elon Musk ha annunciato che uno smartphone Samsung non modificato si è connesso via rete celluare direttamente alla sua costellazione Starlink in modalità “Direct To Cell” raggiungendo i 17 Mb/s di velocità. Peccato che ci sia un packet loss del 15%, ma è comunque una bella notizia per futuri sviluppi legati a situazioni di emergenza. (DDay)

Vodafone ha annunciato la prossima chiusura del servizio Bis, che consentiva di poter condividere lo stesso numero di cellulare su due SIM diverse. (MondoMobileWeb)

■ Il MIMIT ha assegnato a Vodafone il nuovo prefisso 371-0 destinato agli operatori virtuali. Anche Terna, la società che gestisce la rete elettrica transnazionale di trasmissione ad alta tensione e il dispacciamento, ha ricevuto un prefisso: il 378-1. (MondoMobileWeb)
 

Digitale 👩‍💻

■ Martedì 5 marzo la maggior parte dei servizi di Meta (Facebook, Instagram, Messenger e Threads) è stata per più di un’ora irraggiungibile per molti utenti in Italia e nel mondo, a causa di problemi tecnici. Meta non ha fornito dettagli sull’incidente. (WIRED)

■ La Commissione Europea ha comminato ad Apple una sanzione di 1,8 miliardi di euro per la sua condotta discriminatoria nei confronti delle app concorrenti per lo streaming musicale. Mentre Apple Music gioca in casa, Spotify e gli altri competitor versano ad Apple il 30% dell’incasso degli abbonamenti venduti tramite le app sui dispositivi iOS e non possono proporre alternative più economiche esterne. Apple ha annunciato che ricorrerà in appello mentre Spotify, che già aveva rimosso gli acquisti in-app in disaccordo con la nuova “core technology fee” della mela di 50 centesimi per download, ha annunciato di aver sottoposto ad Apple un aggiornamento dell’applicazione in cui sarà esplicitamente indicato di abbonarsi tramite il sito web. (DDay, DDay)

Apple nei giorni scorsi ha bloccato l’account sviluppatore di Epic Games Sweden con il quale la nota software house stava sviluppando il suo store alternativo per dispositivi iOS grazie alle nuove norme previste dal DMA. Dopo un intervento del Commissario Bréton, Apple ha cambiato idea e ha riammesso al programma sviluppatori la filiale svedese di Epic, che però ha così accettato i nuovi termini che prevedono il pagamento della “core technology fee”. Tra le due società non scorre buon sangue per motivi analoghi alla controversia con Spotify. (DDay)

■ In un interessante articolo la testata WIRED analizza sotto vari aspetti il piano di cessione di PagoPa a Poste e all’IPZS (la zecca) che il governo sta elaborando. La società che gestisce l’omonimo sistema di pagamento e che sarà attivamente coinvolta in IT-Wallet è attualmente controllata al 100% dal Ministero dell’Economia. L’opposizione ritiene che la sua cessione sia un errore e che la partecipazione di Poste determini una posizione dominante nel mondo dei pagamenti elettronici. (WIRED, ANSA)

■ Dal 4 marzo è possibile scaricare dal portale ANPR il certificato di iscrizione nelle liste elettorali e di godimento dei diritti politici. (ANPR)

■ A Unicredit è stata comminata dal Garante Privacy una sanzione di 2,8 milioni di euro per il data breach verificatosi nel 2018. L’attacco aveva sottratto i dati personali di quasi 800.000 utenti, che venivano inviati ai browser durante i tentativi di accesso, anche quelli falliti. A 6.800 utenti era stato sottratto anche il PIN del mobile banking. Coinvolta anche Ntt Data Italia, che è stata sanzionata per 800.000 euro per aver comunicato in ritardo il breach a Unicredit, sua cliente. (CorCom)
 

Segnalazioni 📚

Gli USA hanno reso Huawei più forte: i nuovi chip insidiano Intel, AMD e NVIDIA (DDay)

Social network, multa Agcom da 1,35 milioni per X (CorCom)

Yuzu, ha vinto Nintendo: cessa lo sviluppo dell'emulatore. Risarcimento di 2,4 milioni di dollari di danni (DDay)

A domenica prossima e grazie a tutti 💚

Questo anno di gestione di Riflessione ottica mi ha fatto riprendere la mano col mondo della comunicazione, ambito nel quale non lavoravo dai tempi del Liceo, quando ho partecipato e infine diretto il giornalino d’istituto.

Ricominciare a scrivere è stata una necessità, ma gradualmente ho ripreso ad apprezzare questo mondo da cui mi ero allontanato per qualche anno.
Grazie a questa attività, inoltre, ho potuto cogliere preziose opportunità che mi permettono tuttora di lavorare con nuove realtà, parallelamente a FibraClick.

Ringrazio tutti gli iscritti che mi seguono ancora e che hanno continuato ad apprezzare questa newsletter durante la sua evoluzione, ma non posso dimenticare i nuovi arrivati: in questi dodici mesi siete aumentati del 14%, tenendo conto anche delle disiscrizioni.

Per questa settimana è tutto.
Per qualsiasi commento potete scriverci rispondendo a questa email.
Alla prossima!

Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
 
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