Piracy Shield è ancora una volta il tema principale della settimana. Nei giorni scorsi, infatti, AGCOM ha iniziato a rispondere alle prime istanze di accesso agli atti e qualcuno ha pubblicato il codice sorgente della piattaforma, permettendone l’analisi da parte degli utenti.
Qualcuno sostiene che una piattaforma di questo genere e con questo ruolo debba essere closed source per mantenerne la sicurezza e l’integrità, secondo il principio di security through obscurity, ma la filosofia open source è probabilmente la soluzione giusta per un servizio del genere, che opera su questioni così delicate come la censura e il cui malfunzionamento potrebbe causare, nel peggiore dei casi, il blocco di tutta internet sul territorio nazionale, almeno per qualche ora.
Dal codice sono emerse dei curiosi approcci alla programmazione, che qualcuno ha definito da dilettanti ma, non avendo alcuna conoscenza della materia, mi astengo dal giudizio e vi invito a leggere integralmente l’articolo che è stato dedicato alla vicenda da DDay e cercare su Twitter le discussioni pubbliche dei vari developer che ne commentano il codice.
Per quanto riguarda le risposte di AGCOM alle istanze di accesso agli atti per i blocchi illegittimi, queste sono state tutte rifiutate perché i soggetti controinteressati si sono opposti, come riportato sulla comunicazione inviata al nostro moderatore Ernesto. AGCOM ha sottolineato inoltre che i blocchi sono stati brevi, come se questo ne alleviasse la gravità. Sembra anche che l’autorità abbia, in alcuni casi, comunicato alle controparti i nomi degli istanti.
Intanto la piattaforma continua a ordinare copiosamente blocchi che impattano sempre di più vittime innocenti, come clienti che acquistano indirizzi IP da provider di servizi cloud, ignari del fatto che questi siano bloccati in Italia. C’è voluto un portale non ufficiale per consentire almeno di verificare la presenza o meno di uno specifico IP nella lista.
L’assenza di un elenco pubblico di indirizzi bloccati è inammissibile e, a chi dice che la sua pubblicazione sarebbe di fatto una pubblicità ai servizi pirati, mi verrebbe da rispondere «l’avete voluto voi».
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