■ Infratel Italia ha avviato una consultazione per mappare la copertura delle reti mobili 4G e 5G a livello nazionale, con previsioni fino al 2026 su base semestrale. La mappa sarà composta da pixel di 100x100 metri e saranno raccolte non solo informazioni sulla copertura, ma anche sugli apparati e sulle reti di backhauling, fino ai POP. Sono escluse le aree in cui interviene il Piano Italia 5G - Densificazione. (Infratel, CorCom)
■ Il Governo tedesco ha deciso di bandire gli apparati ZTE e Huawei dalle reti mobili degli operatori nazionali: entro il 2026 per la core network ed entro il 2029 per la rete di accesso e di trasporto. Il motivo ufficiale, ma non dimostrato, sarebbe una questione di rischi di sicurezza, che potrebbe in realtà nascondere un interesse politico. (CorCom)
■ La filiale spagnola di DIGI ha sottoscritto un accordo di RAN sharing con Telefónica. L’accordo, dalla durata minima di 16 anni, prevede anche la condivisione dello spettro 3.5 GHz (5G n78) in modo simile a quanto avviene in Italia con Zefiro. Un ulteriore accordo di 10 anni prevede anche la vendita di servizi in wholesale sulla rete fissa dell’incumbent. Chissà che in futuro DIGI non voglia entrare come MNO anche nel mercato italiano nel caso di future fusioni, come fece iliad all’unione di Wind e Tre. (DIGI)
■ Vodafone e Meta hanno annunciato di aver collaborato per alleggerire le reti mobili ottimizzando la distribuzione dei video corti (come i reels). Il meccanismo - QoS? Shaping? - è in funzione in 11 paesi, tra cui l’Italia. (Vodafone Group)
■ Very Mobile consente da pochi giorni l’uso della CIE per l’identificazione dei propri clienti. L’operatore permetteva già da mesi di identificarsi con SPID. (MondoMobileWeb)
■ Il Sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert eseguirà una nuova prova il 18 luglio in Veneto, simulando il crollo di una diga, intorno alle ore 12. L’elenco dei comuni coinvolti nelle province di Treviso e Belluno è disponibile sul sito. (IT-alert)
■ Xiaomi ha annunciato che entrerà presto in funzione una fabbrica di smartphone la cui manodopera è interamente costituita da robot, con una capacità di produzione di 10 milioni di telefoni l’anno. (DDay)
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