Buongiorno a tutti!
Nel numero di oggi la protagonista di varie notizie è TIM, e anche a lei è dedicato l’articolo principale, che riguarda l’immagine pubblica di FiberCop, ancora eccessivamente legata e associabile all’ex proprietaria, che non la possiede più da quasi sette mesi. Seguono le consuete rubriche, con tutte le altre news trattate in formato breve.
Buona lettura!
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FiberCop deve liberarsi della sua ☶
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Come molti avranno notato, dopo la separazione tra TIM e FiberCop avvenuta il primo luglio 2024 sembra quasi che non sia cambiato nulla: i tecnici FiberCop vanno ancora in giro con mezzi e divise marchiati TIM - o peggio ancora Telecom Italia - e in fase di copertura è ancora molto frequente l’uso di materiale informativo che fa intendere una generale commistione tra le due aziende.
In particolare, in alcuni casi, riscontrati anche sul nostro forum, presso gli edifici prossimamente cablati da FiberCop le ditte titolari degli appalti hanno continuato - e forse continuano tuttora - ad affiggere pubblicità della fibra TIM insieme all’avviso di prossima copertura. Alla faccia della neutralità!
La questione più evidente, ma anche quella meno discussa e contestata, è in ogni caso un’altra: FiberCop utilizza ancora oggi lo stesso inconfondibile logo di TIM, ovvero il trigramma ☶ impiegato, oltre che dalla ex casa madre, anche da altre società del gruppo, come Sparkle e Telsy.
Tutti gli apparati FiberCop, quindi, contengono di fatto una pubblicità a TIM e la conterranno anche dopo un eventuale cambio, in quanto è difficile immaginare che qualcuno venga incaricato di sostituire le targhette su tutti i PTE, chiostrine, borchie e muffole del paese e di raschiare via col flessibile i loghi sui pozzetti in ghisa. Quale potrà mai essere il primo operatore a cui penserà di abbonarsi l’utente medio che si ritrova un PTE FiberCop o un avviso di copertura nell’androne del condominio, con la ☶ in bella vista?
Per par condicio, ricordiamo che anche Open Fiber ha conservato tracce dell’ex proprietaria Enel, specialmente il logo, che continua ad avere lo stesso carattere di quello della società energetica eccetto i colori: in Enel ogni lettera ha un colore diverso, in Open Fiber sono tutte fucsia. Ma, a differenza del caso FiberCop, Enel non è un incumbent delle telecomunicazioni ed è entrata nel mercato tlc solo dopo aver ceduto le sue quote, senza mai sfruttare, nemmeno involontariamente, la vecchia relazione a proprio vantaggio.
Al posto di cambiare logo, sembra che FiberCop possa addirittura cambiare nome, ma probabilmente ciò porterebbe a un rebranding totale. L’azienda ha registrato due mesi fa i marchi Nealia, Nealtis, Proximita e Iperide, ma non è detto che siano possibili nuovi nomi per la società: potrebbero essere dei marchi per prodotti o servizi da commercializzare.
Per queste e altre incongruenze e possibili danni cagionati agli operatori concorrenti, AIIP ha denunciato la condotta all’Antitrust. L’associazione contesta il mancato rispetto della separazione che avrebbe dovuto rendere TIM un operatore al 100% non verticalmente integrato nell’ambito della rete fissa, condizione grazie alla quale sono venuti meno gli obblighi regolamentari precedentemente imposti da AGCOM.
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La banda ultralarga in Italia 🌍
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■ Infratel Italia ha pubblicato l’esito della mappatura reti mobili 2024, riferita alla situazione attuale e alla previsione per il 2026 sia in merito alla copertura del territorio che riguardo il backhauling delle BTS esistenti. È possibile consultare la mappa delle aree in cui il servizio è assente o inferiore a 30 Mbps e l’elenco delle 5.681 stazioni prive di backhauling. (Infratel)
■ Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi FTTH in 25 nuovi comuni del Piano Italia a 1 Giga finanziato dai fondi PNRR. A differenza delle aree bianche, la copertura all’interno di ogni comune viene ampliata gradualmente, come nelle città a investimento privato. (Forum FibraClick)
■ Open Fiber ha aggiornato al 31 dicembre 2024 la pagina sullo stato di avanzamento dei lavori nelle aree bianche relativi al Piano BUL. I comuni completati sono ora 5334 su 6.051, pari a circa l’88,2% del piano. Le unità immobiliari in vendibilità sono passate da 5,22 a 5,34 milioni, ovvero l’85,2% dell’obiettivo di 6,27 milioni: sono 220.000 in più di quelle nei comuni completati, perché includono anche i comuni con copertura parziale o in attesa di completamento. (Open Fiber)
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■ Il Piano Scuole Connesse - Fase I al 31 dicembre 2024 ha raggiunto 24.948 scuole su 27.529, pari al 90,6% del piano, sommando sia gli interventi Infratel che quelli delle società regionali. (Infratel)
■ FiberCop ha raggiunto 13 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick, Forum FibraClick)
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■ Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso di Vivendi contro la vendita di NetCo (FiberCop) da TIM al fondo KKR intentato a dicembre 2023. Il gruppo francese sostiene che la vendita dovesse essere approvata da un’assemblea straordinaria, passaggio che TIM ha evitato. Vivendi impugnerà la decisione. (Il Sole 24 Ore, Il Sole 24 Ore)
■ Il CDA di TIM si è riunito il 15 gennaio per discutere la vendita di Sparkle al MEF e a Retelit e dovrebbe decidere nella prossima sessione prevista per mercoledì 22. (Il Sole 24 Ore)
■ La fusione Fastweb + Vodafone sta portando alcuni vantaggi ai già clienti Vodafone: l’operatore ha proposto a molti utenti due mesi di dati illimitati sulla propria SIM, ad altri utenti ha proposto l’attivazione di una SIM dati gratis per tre mesi, e soprattutto ha abilitato il 5G gratuitamente per tutti gli utenti, rendendolo inoltre gratuito per chi in passato lo aveva attivato a pagamento. L’operatore ha pubblicizzato le offerte di Fastweb Energia nella propria area clienti, estendendo a loro lo sconto previsto per la convergenza. Fastweb, invece, al momento non ha offerto nessun premio alla propria customer base. (MondoMobileWeb, MondoMobileWeb, MondoMobileWeb, MondoMobileWeb, MondoMobileWeb)
■ Namex, l’IXP di Roma, secondo in Italia, ha raggiunto mercoledì sera il picco di traffico di 1 Tbps, stabilendo un nuovo record e tagliando un importante traguardo, durante la partita di Serie A tra Inter e Bologna trasmessa su DAZN. MIX, il principale IXP milanese, ha raggiunto il Terabit durante il lockdown COVID e oggi si trova a soli 8 Gbps di distanza dai 3 Tbps. Il divario tra i due punti di interscambio si fa sempre più sottile rispetto al passato, sintomo della tendenza verso la decentralizzazione, anche grazie agli altri IXP italiani più noti e ai progetti di espansione a livello regionale avviati da alcuni anni da più soggetti. (Twitter (X), LinkedIn)
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■ Il 15 gennaio TIM ha definitivamente dismesso i numeri FAX del proprio servizio clienti. È possibile inviare reclami e richieste tramite tutti gli altri canali ancora attivi, come PEC e area clienti. (TIM)
■ In merito alla dismissione del servizio TIM Premium Sat prevista per oggi, Eutelsat ha commentato la vicenda smentendo la versione di TIM, secondo la quale il fornitore avrebbe interrotto unilateralmente il servizio. La compagnia che gestisce i satelliti ha dichiarato che non è stata prevista alcuna disattivazione dei servizi erogati per TIM e che l’operatore potrebbe anche beneficiare di un nuovo satellite più performante, in orbita da poco più di un anno, verso la quale era prevista la possibilità di migrazione dei clienti TIM, ancora attestati sul vecchio satellite. Ovviamente, in caso di spostamento, sarebbe servito ripuntare la parabola e, forse, anche cambiare il modem. (MondoMobileWeb)
■ WindTre potrebbe presto gestire autonomamente le proprie offerte di energia, attualmente proposte in collaborazione con il partner Acea. L’operatore ha fondato una nuova società dedicata, che risulta già accreditata e autorizzata dalle autorità preposte. (MondoMobileWeb)
■ Vodafone ha avviato la migrazione degli ultimi utenti che erano rimasti sul vecchio gestionale, per portarli sul nuovo sistema denominato Next. In questa fase di transizione alcune operazioni potrebbero essere limitate o richiedere più tempo del solito. (MondoMobileWeb)
■ Da alcuni giorni le offerte FWA di TIM basate sulla rete mobile 4G e 5G sono attivabili anche presso gli indirizzi raggiunti dalla FTTC fino a 100 Mbps, in cui precedentemente la linea fissa era causa di esclusione per l’attivazione del servizio. (MondoMobileWeb)
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■ Sembra che il guasto che ha coinvolto a ottobre la stazione ferroviaria di Roma Termini, paralizzando il traffico per alcune ore sulla principale direttrice nazionale, possa essere stato causato dall’esaurimento del credito e dalla conseguente disattivazione delle SIM con le quali gli allarmi avrebbero dovuto avvisare dell’interruzione dell’alimentazione. Quel giorno, l’alimentazione di backup entrò in funzione regolarmente ma nessuno si accorse del problema fin quanto la fonte di emergenza non si esaurì, spegnendo i sistemi, perchè non partì alcuna allerta durante lo switch. Eppure, RFI possiede e gestisce in prima persona una rete mobile destinata all’uso ferroviario, la GSM-R. Chissà come mai si è affidata a schede di operatori tradizionali. (Open, DDay)
■ WindTre ha dismesso definitivamente i servizi tramite stringhe, ovvero i codici digitabili nel tastierino numeri del cellulare per ottenere informazioni o attivare e disattivare servizi. Il più noto, *123#, permetteva di consultare il credito residuo. Tutte le funzioni sono ancora disponibili tramite altri canali, come app e SMS. (MondoMobileWeb)
■ Per alcuni giorni è sembrato che Optima Mobile stesse per lanciare il 5G, dato che aveva inserito dei riferimenti a questa tecnologia nelle proprie nuove condizioni generali di contratto. L’operatore ha prontamente rimosso ogni riferimento, smentendo tacitamente - per il momento - le voci. (MondoMobileWeb, MondoMobileWeb)
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■ Da stamattina TikTok non è più disponibile per gli utenti statunitensi e mostra al suo avvio un messaggio leggermente ruffiano nei confronti di Donald Trump. La Corte Suprema ha confermato la legge che obbliga ByteDance a vendere la app a un’azienda occidentale per poter continuare a offrire il servizio sul territorio. Sono state ritirate dagli store americani anche CapCut e Lemon8, entrambe app di ByteDance. Trump ha affermato che troverà una soluzione e si vocifera di una possibile proroga di 90 giorni. Rumors hanno parlato di una vendita a Elon Musk, ma sono stati smentiti. Per protesta, molti utenti si sono ribellati al ban di TikTok registrandosi a una app “ancora più cinese” chiamata REDNote, sviluppata principalmente per utenti cinesi e la cui azienda è estremamente più legata alla Cina di quanto non lo sia ByteDance. Altri utenti stanno cercando di eludere il blocco usando VPN, soluzione per la quale stanno salendo vertiginosamente le ricerche in merito su Google. (Il Post, DDay)
■ Giovedì 16 gennaio sono state spente le CDN Edgio (ex Limelight e Edgecast) a seguito della bancarotta della società, avviata qualche mese fa. Akamai ha acquisito i contratti dei clienti, ma non gli apparati né i dipendenti Edgio, di fatto richiedendo una migrazione dei servizi nella propria rete e non un assorbimento indolore. (TVBEurope, Streaming Media Blog)
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■ A partire dalla fattura di marzo alcuni clienti di rete fissa TIM pagheranno un canone mensile più alto del solito: sono previsti aumenti da 2 a 2,90 euro. Il recesso gratuito con disattivazione o migrazione è previsto entro il 31 marzo, con apposita comunicazione verso il gestore. (TIM)
■ Alcuni clienti WindTre e TIM con offerte convergenti che prevedono Netflix o Disney+ (quest’ultima solo per TIM) subiranno un aumento del canone mensile di un importo compreso tra 1 e 3 euro a partire dal primo marzo per WindTre e TIM fisso e dal rinnovo successivo al 23 febbraio per TIM mobile. Come sempre, si può recedere gratuitamente. (TIM, TIM, MondoMobileWeb)
■ Il costo del servizio TIMVISION Light, offerto da TIM in abbinamento ad alcune offerte di rete fissa, subirà un aumento di un euro al mese a partire dal primo marzo. Si può recedere gratuitamente dal servizio entro il 31 marzo. (TIM)
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Per questa settimana è tutto.
Per qualsiasi commento potete rispondere a questa email.
Alla prossima!
Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
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