Buongiorno a tutti!
Il numero di oggi ha come protagonista, direttamente e indirettamente, TIM: parleremo dell’ingresso di Poste nel suo capitale e dell’approvazione della vendita di Sparkle al MEF e a Retelit. In più, tratteremo il lancio commerciale della FWA Gigabit di Open Fiber per il Piano Italia a 1 Giga, le novità sull’integrazione Fastweb-Vodafone e tanto altro, il tutto suddiviso nelle sezioni tematiche.
Buona lettura!
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La banda ultralarga in Italia 🌍
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■ Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi FTTH in 13 nuovi comuni e FWA in 110 comuni del Piano Italia a 1 Giga finanziato dai fondi PNRR. A differenza delle aree bianche, la copertura all’interno di ogni comune viene ampliata gradualmente, come nelle città a investimento privato. Si tratta della prima tranche di comuni FWA, dove viene offerta una connettività fino a 1 Gbps per le abitazioni più isolate. (Forum FibraClick)
■ FiberCop ha raggiunto 11 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick, Forum FibraClick)
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■ I recenti aggiornamenti riguardo l’interesse di Poste per TIM prevedono uno scambio di azioni tra Poste e Cassa Depositi e Prestiti. Poste cede a CDP la sua quota di Nexi, il gestore di pagamenti, mentre CDP le dà in cambio la sua partecipazione (9,81%) in TIM. Poiché il valore di quest’ultima è superiore, la differenza sarebbe corrisposta in denaro per poco meno di 200 milioni di euro. Poste, una volta entrata nel capitale di TIM, potrebbe ottenere condizioni vantaggiose per l’uso della rete mobile dell’MNO e l’ex incumbent potrebbe utilizzare gli uffici postali come punti vendita delle proprie offerte e prodotti. L’operazione è soggetta ad approvazione delle autorità. Dettaglio da non trascurare: CDP è azionista di maggioranza di Poste. (Poste Italiane, Corriere Della Sera+, Il Sole 24 Ore)
■ TIM ha accettato l’offerta del MEF e di Retelit per l’acquisto di Sparkle, dal valore di 700 milioni di euro. L’operazione, dopo aver ottenuto le approvazioni delle autorità, si dovrebbe concludere entro il primo trimestre 2026. Nessuno nega che possa essere un investimento strategico per i cavi sottomarini, ma la rete IP di Sparkle è sempre più satura e ha bisogno di notevoli ampliamenti che, ora, diventeranno un onere dello Stato. (Gruppo TIM, Reddit, Telegram)
■ Il Consiglio di Stato ha ridotto del 25% la sanzione comminata a TIM dall’Antitrust per quanto riguarda il comportamento assunto dall’azienda con il noto piano Cassiopea per ostacolare lo sviluppo della rete BUL nelle aree bianche, il cui bando Infratel è stato vinto da Open Fiber. Secondo il Consiglio TIM non avrebbe pregiudicato irrimediabilmente la concorrente. La multa passa da 117 a 86 milioni di euro. (AGCM)
■ Swisscom ha presentato la roadmap dell’integrazione tra Fastweb e Vodafone. Entro il 2026 tutte le SIM Fastweb passeranno sulla rete mobile Vodafone e si inizieranno a spostare linee fisse Vodafone su infrastruttura Fastweb. Verranno interrotti i contratti per l’uso di altre reti cellulari e anche la condivisione delle risorse con altri gestori. Tra il 2026 e il 2027 verrà tutto consolidato in un’unica società, che continuerà a usare gli attuali marchi Fastweb, Vodafone e ho. Mobile. (MondoMobileWeb)
■ La rete FWA Gigabit di Eolo compie un passo avanti verso la realtà: sono stati annunciati i fornitori degli apparati e delle tecnologie. ZTE si occuperà della rete di trasmissione 5G Stand Alone, inclusi i modem e le stazioni radio, mentre la core network 5G SA sarà dell’americana Mavenir. (MondoMobileWeb, CorCom)
■ A partire da domani i clienti Vodafone di rete fissa o mobile potranno utilizzare nuovi metodi di pagamento in aggiunta alla domiciliazione bancaria e alle carte di credito: saranno supportate le carte di debito, PayPal e le carte prepagate, queste ultime solo per le SIM. (MondoMobileWeb)
■ TIM entra nel mercato dell’energia iniziando dalla clientela business grazie a una partnership con il gestore energetico Axpo, detentore del marchio Pulsee. L’ingresso nel mercato domestico è previsto non prima di fine anno. (MondoMobileWeb)
■ Recentemente la testata DDay ha ricominciato a pubblicare articoli della rubrica MayDay, che si occupa di portare alla luce problematiche del mondo delle telecomunicazioni vissute da alcuni lettori e, grazie al risalto mediatico, provare a risolverle. Purtroppo, la redazione si limita nella maggior parte dei casi a pubblicare le mail di lamentela ricevute, senza approfondire la realtà dei fatti e senza spiegare ai lettori ciò che effettivamente causa i problemi denunciati. Questo spesso comporta, purtroppo, che i lettori non capiscano cosa realmente accade nelle situazioni descritte, rendendo difficile anche l’attribuzione delle colpe e responsabilità. I commenti dei lettori indignati pullulano di disinformazione e nessuno, eccetto pochi utenti coraggiosi, prova a praticare del sacrosanto fact-checking. Ultimamente si è decisamente caduti nel sensazionalismo, ed è davvero un peccato. (DDay, DDay, DDay, DDay)
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■ TIM ha confermato che il contratto in vigore con Fastweb per utilizzare la propria rete mobile in quanto MVNO scadrà nel 2026 e che sta cercando di sostituirla con uno o più altri operatori virtuali. L’obiettivo di TIM è di raggiungere una quota simile sia di clienti che di valore economico. È sostanzialmente certo l’arrivo di Poste, anche in virtù dell’ingresso nell’azionariato. Poste, che attualmente si appoggia alla rete Vodafone, ha 4,36 milioni di SIM, mentre Fastweb ne ha 4 milioni e ne porta via ancora meno, perché molti suoi clienti sono su rete WindTre. (MondoMobileWeb)
■ Le app dell’operatore virtuale Elimobile non sono più disponibili su Android e iOS. La società dietro il gestore risulta in liquidazione, ma recentemente aveva annunciato una fusione con l’operatore NT Mobile, un altro operatore virtuale che ha avuto problemi con il proprio fornitore dopo l’estate. Al momento non sono note le motivazioni del ritiro delle app, ma il servizio funziona correttamente e i clienti possono accedere all’area clienti da web. (MondoMobileWeb)
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■ Elon Musk ha annunciato di voler comprare OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT e tanti altri servizi. L’offerta di 97,4 miliardi di dollari, sostenuta anche da altri investitori, è stata rifiutata dall’azienda. Sam Altman, cofondatore - insieme proprio a Musk - e attuale CEO, ha sarcasticamente controproposto di acquistare Twitter per 9,74 miliardi, ovvero un decimo del valore della proposta di Elon. Twitter è stato acquistato da Musk nel 2022 per 44 miliardi di dollari, ma la proposta di Altman è molto vicina al valore di mercato attuale dopo le modifiche distruttive apportate da Musk alla piattaforma. (Il Post, Il Post)
■ Il Presidente della Francia Emmanuel Macron ha annunciato che il suo paese investirà oltre 100 miliardi di euro nel settore dell’intelligenza artificiale, anche con il contributo di privati e banche nazionali ed esteri. Parte dell’investimento consiste nella costruzione di nuovi data center. (Il Post)
■ L’Europa tornerà molto probabilmente sui propri passi, dopo aver promulgato nel 2024 delle norme molto stringenti sull’intelligenza artificiale. In un settore così in fermento, porre dei limiti frena il progresso e, anche se è giusto che non tutto sia concesso, non bisogna esagerare con le restrizioni, soprattutto se ciò ci rende meno competitivi degli altri continenti. (DDay)
■ Dal 7 aprile Satispay, la popolare app di pagamento basata su un borsellino che si auto-ricarica settimanalmente con addebito diretto SEPA, aumenterà le sue commissioni per gli esercenti eliminando la franchigia di 10 euro. Mentre attualmente i pagamenti in negozio che superano questo limite sono soggetti a una commissione fissa di 20 centesimi, da aprile tutti i pagamenti costeranno all’esercente una commissione dell’1% senza limiti. In sostanza, gli esercenti pagheranno oneri maggiori degli attuali per tutte le transazioni eccetto quelle tra i 10 e i 20 euro. Per una spesa di 5 euro, la commissione passa da 0 a 5 centesimi, mentre per una spesa di 100 euro la commissione passa da 20 centesimi a 1 euro. Poco meno dei circuiti internazionali se si hanno incassi modesti, ma da un circuito europeo che sfrutta i mandati SEPA ci si aspettano costi molto contenuti. (Satispay)
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Per questa settimana è tutto.
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Alla prossima!
Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
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