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9 marzo 2025

Buongiorno a tutti!

Continuano i rumors sul futuro di TIM, girano voci su possibili cambi di rotta del Governo per la fornitura dei servizi satellitari sicuri, Open Fiber ha completato il Piano BUL in Umbria e AGCOM ha avviato la consultazione per modificare il regolamento alla base di Piracy Shield, in modo da recepire le ultime leggi promulgate che lo riguardano. Ma, ovviamente, le notizie non finiscono qui.

Buona lettura!
 

La banda ultralarga in Italia 🌍

Open Fiber ha completato la copertura FTTH del Piano BUL nelle aree bianche della Regione Umbria. si tratta della quarta regione completata. L’annuncio avverrà ufficialmente l’11 marzo. (Comune di Perugia)

■ Domani pubblicheremo il nuovo sondaggio sulle connessioni di FibraClick, con una veste rinnovata, hostato sui nostri server e basato su uno strumento open source, proprio come questa newsletter. Pubblicheremo il tutto sul forum, sui canali social e nella prossima newsletter. Vi aspettiamo!

Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi FTTH in 22 nuovi comuni e FWA Gigabit in 28 comuni del Piano Italia a 1 Giga finanziato dai fondi PNRR. A differenza delle aree bianche, la copertura all’interno di ogni comune viene ampliata gradualmente, come nelle città a investimento privato. La copertura FWA nei comuni precedentemente annunciati è stata ridimensionata, con 12 comuni in cui è totalmente sparita, per motivi a noi ignoti. (Forum FibraClick)

FiberCop ha raggiunto 8 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick)
 

In breve ✅

AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per proporre una modifica al regolamento antipirateria sul quale si fonda l’uso di Piracy Shield. Le nuove regole sottoposte a consultazione integrano le novità legislative approvate dal parlamento negli scorsi mesi, come l’estensione ad altri eventi diversi da quelli sportivi, come concerti, film, programmi di intrattenimento e l’allargamento dell’efficacia degli ordini anche ai motori di ricerca. L’unica nota positiva è l’introduzione della revoca dei blocchi dopo sei mesi, qualora non si verifichino altre infrazioni. La commissaria Giomi è stata l’unica ad opporsi coraggiosamente a questo inasprimento. Le norme saranno quasi certamente approvate senza particolari modifiche, in quanto ultimamente le consultazioni sembrano essere diventate una mera formalità, a seguito della quale i pareri vengono tipicamente scavalcati senza grandi remore. (AGCOM)

■ A causa dei timori che l’amministrazione statunitense incute nei paesi occidentali, sta calando la fiducia nei confronti di SpaceX e del suo prodotto Starlink, a vantaggio della costellazione OneWeb di Eutelsat, azienda franco-britannica che opera da decenni nel settore. La provincia canadese dell’Ontario ha stracciato il proprio contratto da 100 milioni di dollari canadesi con l’azienda di Elon Musk. Anche l’Italia sembra titubante ad affidarsi a SpaceX per le connessioni satellitari destinate all’esercito e al personale governativo e diplomatico, nonostante fino a poche settimane fa ciò sembrasse quasi certo, ma le voci secondo cui starebbe dialogando con Eutelsat sono state smentite dal governo. OneWeb ha un’orbita bassa come Starlink, ma al momento le dimensioni della sua flotta non sono paragonabili alla concorrente. Resta, in ogni caso, un’alternativa sufficientemente valida, la seconda più grande al mondo, in attesa di IRIS².(Reuters, BBC, CorCom)

■ Sembra che SpaceX voglia spostare una delle due basi meridionali di Starlink più a Nord. Attualmente le basi italiane si trovano in Lombardia, Puglia e Sicilia. Pare che l’azienda sia delusa della scarsa adesione in Sud Italia e, forse, le conviene anche spostare una base nel settentrione qualora vincesse il bando della Regione Lombardia per il rilegamento satellitare di alcuni comuni remoti. SpaceX avrebbe anche chiesto di usare delle frequenze aggiuntive, ma il governo starebbe aspettando l’armonizzazione dello spettro a livello europeo per fornire una risposta definitiva. (Reuters)

■ Al bando della Regione Lombardia per fornire un backhaul satellitare alle centrali dei paesi più remoti hanno partecipato oltre 30 aziende da tutto il mondo, tra cui anche SpaceX. I dubbi sono tanti, ma i principali sono due: Esistono davvero 30 aziende aerospaziali in grado di fornire un servizio satellitare all’altezza delle specifiche richieste? E non conveniva investire in modo lungimirante posando dei rilegamenti in fibra ottica, i cui costi di esercizio una volta installati sono nettamente inferiori a quelli di una costellazione orbitante gestita da soggetti terzi, compensando l'esborso iniziale? (CorCom)

■ La Camera ha approvato in prima battuta il DDL Spazio, nel quale sono contenute alcune norme che regolano le connessioni satellitari. Nonostante l’opposizione avesse provato senza successo a vietare la stipula di contratti con aziende extra-UE tranne nei casi in cui non esistano alternative comunitarie, il testo prevede per gli operatori stranieri l’obbligo di ottenere un’autorizzazione, subordinata al rispetto di requisiti riguardanti la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle attività. Non è passato nemmeno un emendamento che obbligava gli operatori a consentire l’uso di hardware e software di crittografia di proprietà e controllo esclusivo degli utilizzatori italiani. Il testo prevede anche la realizzazione di uno studio di fattibilità per il lancio e l’esercizio di una costellazione di satelliti a orbita bassa nazionale. La norma non è ancora legge, in quanto non ha concluso l’iter legislativo. (CorCom)

Vivendi ha confermato nuovamente di voler vendere le proprie azioni di TIM, pari a quasi un quarto del totale. Una parte di questa quota potrebbe essere acquistata da CVC, che pare stia dialogando con Poste - che ha appena preso il posto di CDP - per organizzare una strategia comune. Indiscrezioni affermano, tra l’altro, che CVC potrebbe essere interessata soltanto a TIM Enterprise, una delle società più redditizie del gruppo, da eventualmente scorporare. Resta aperta anche l’opzione iliad, che potrebbe rilevare una certa percentuale. (CorCom)

Open Fiber ha annunciato di aver attivato un “ponte digitale” tra la Sicilia e la Calabria che può trasmettere dati fino a 81,6 Terabit al secondo, utilizzando fino a 34 canali da 2,4 Tbps ciascuno. Si tratta probabilmente, al di là del nome creativo scelto per il comunicato stampa, di una dorsale ottica sottomarina che attraversa lo Stretto di Messina. (Open Fiber)

■ Dopo aver allargato pochi mesi fa la platea dei clienti che possono attivare le connessioni FWA a tutti gli utenti coperti da FTTC fino a 100 Mbps, da pochi giorni TIM consente di attivare la connessione senza fili basata sulla rete mobile 4G o 5G anche a chi è coperto dalla FTTC fino a 200 Mbps. Possono sottoscrivere la FWA anche gli utenti coperti da TIM su rete Open Fiber, ma non chi è raggiunto dalla fibra FiberCop. (MondoMobileWeb)

Eolo ha scelto le eSIM di Thales per la propria rete FWA 5G a onde millimetriche con velocità fino a 1 Gbps che sarà prossimamente attiva. Le reti 5G, a differenza delle FWA classiche basate su ponti radio e altre tecnologie come la WiBAS utilizzata dalla stessa Eolo per le linee fino a 300 Mbps, hanno bisogno delle SIM, come i nostri smartphone sulla rete cellulare. L’uso delle eSIM permetterà ad Eolo di fornire gli apparati pre-configurati e senza il rischio che gli utenti possano estrarre le schede e usarle su altri terminali. (Thales)
 

Mobile 📱

INWIT ha approvato il proprio bilancio 2024 e ha confermato di voler investire 1,5 miliardi di euro in Italia tra il 2025 e il 2030. (INWIT)

Dal 30 marzo 2025 TIM non includerà più il Regno Unito nei paesi in cui è possibile navigare e telefonare alle stesse condizioni vigenti in Italia, grazie al cosiddetto “Roaming Like at Home” valido in tutta l’UE e nello spazio economico europeo. Gli utenti che non hanno condizioni di roaming speciali per il Regno Unito pagheranno, da quel momento, 19 centesimi al minuto, 7 centesimi a SMS e 7 centesimi al MB di traffico dati. Ci risulta che TIM sia il primo gestore italiano ad abbandonare il RLAH in Regno Unito, ma è probabile che prossimamente se ne aggiungeranno altri. Gli operatori inglesi, invece, hanno da tempo ristretto la propria offerta di roaming europeo. (TIM)

Kena ha avviato la distribuzione delle sue nuove SIM che operano già sul nuovo gestionale integrato con TIM. Le vecchie schede, che sono ancora attive sul sistema precedente autonomo ereditato da Noverca, saranno aggiornate prossimamente in modo virtuale, senza bisogno di sostituzione. (MondoMobileWeb)
 

Digitale 👩‍💻

■ Il governo ha finalmente firmato il decreto per pagare i fornitori dello SPID, i quali attendevano da due anni l’erogazione dei 40 milioni di euro promessi al momento del rinnovo contrattuale. Recentemente Aruba ha reso il suo servizio a pagamento, ma ha affermato che tale decisione non sia legata alla mancata remunerazione da parte dello Stato. (DTD)

■ La transizione a Manifest v3 di Google Chrome, annunciata da oltre un anno, sta ora avvenendo. Alcune estensioni che facevano largo uso della versione precedente, e che saranno limitate dalle maggiori restrizioni attuali, sono proprio gli adblocker come uBlock Origin. Anche gli altri browser basati su Chromium (su cui si basa proprio Chrome) seguiranno prossimamente la stessa sorte. (DDay)

Spotify sta implementando da mesi delle modifiche nei propri sistemi, e dal 3 marzo ha incluso in questi test anche l’Italia. L’effetto di questa novità è l’impossibilità di usare le applicazioni modificate per usufruire delle funzionalità premium gratuitamente, in modo illegittimo. (DDay)
 

Rimodulazioni 📈

■ Alcuni clienti TIM di rete mobile riceveranno dal primo rinnovo successivo al 3 maggio un aumento di 2 euro al mese. Come compensazione, i clienti potranno scegliere se ricevere 50 GB in più oppure l’abilitazione al 5G Ultra. Questa rimodulazione sarà rifiutabile inviando un SMS, ottenendo 2 GB in più senza aumenti tariffari. Entro il 10 maggio è possibile recedere gratuitamente, cessando il numero o cambiando gestore e comunicando a TIM la propria volontà con i metodi previsti. (TIM)

Al prossimo numero

Per questa settimana è tutto.
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Alla prossima!

Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
 
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