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23 marzo 2025

Buongiorno a tutti!

La newsletter di oggi sarà piuttosto corta visto che in settimana non sono successe molte cose. Tra le notizie, le principali sono senz’altro la riduzione della quota di Vivendi nel capitale di TIM e l’obbligo di Google di oscurare dal suo DNS 8.8.8.8 i domini filtrati da Piracy Shield.

Buona lettura!
 

La banda ultralarga in Italia 🌍

■ Il Governo ha assicurato che secondo le previsioni attuali non verrà usata la rete satellitare per colmare i ritardi del Piano Italia a 1 Giga e che il Piano BUL sarà quasi finito entro fine anno. A 14 mesi dalla sua fine, il Piano Italia a 1 Giga si trova in leggero ritardo, specialmente per i lotti Open Fiber che sono completi al 38% circa, mentre nei lotti FiberCop i cantieri sono conclusi per oltre il 53% dei civici. Il panico per la perdita dei finanziamenti è probabilmente ingiustificato: se proprio non si dovesse finire in tempo, si troverà quasi certamente una soluzione con la Commissione Europea per garantire maggiore flessibilità temporale o utilizzare altri fondi. Entrambe le aziende sono ottimiste sul rispetto della scadenza. (CorCom)

Infratel ha aggiornato la piattaforma Webgis che permette di visualizzare su mappa con un elevato grado di dettaglio le infrastrutture di sua proprietà, come la rete BUL delle aree bianche in concessione a Open Fiber e le reti realizzate da Infratel per i rilegamenti delle centrali e la copertura delle abitazioni e in alcuni comuni. Ora è più facile navigare la mappa senza correre il rischio di attivare livelli non richiesti, che si possono comunque chiudere con la X, e visualizzare grazie a delle linee tratteggiate le associazioni tra unità immobiliari e rispettivi PTA. Anche la grafica sembra migliorata. (Webgis Infratel)

FiberCop ha raggiunto 12 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick, Forum FibraClick)
 

In breve ✅

Vivendi ha annunciato di aver ceduto parte della propria quota nell’azionariato di TIM, scendendo sotto al 20% il 18 marzo e raggiungendo venerdì il possesso del 18.37% delle azioni. Il gruppo francese fino a pochi giorni fa ne deteneva circa il 24%. La vendita è stata conclusa nel momento in cui le azioni TIM avevano raggiunto un valore di 30 centesimi, più alto della media degli ultimi mesi, per un controvalore di oltre 200 milioni di euro. Questo 5% di capitale è stato venduto sul mercato azionario, e non a un acquirente specifico. Come la prenderanno Poste, iliad e il fondo CVC, tutti interessati ad acquisire maggior controllo? (Vivendi, Milano Finanza)

■ Il Tribunale di Milano ha imposto in via preliminare a Google, analogamente a Cloudflare, di bloccare dai DNS pubblici i domini per cui sono stati emessi dei ticket su Piracy Shield. L’azienda potrà difendersi nel corso del processo completo, che porterà probabilmente a una conferma del provvedimento. Peccato che chiunque può mettere a disposizione un DNS privo di censure, e se la pirateria venisse bloccata sul DNS Google ce ne sarebbero altri milioni pronti: per sostituire 8.8.8.8 con un altro servizio basta modificarlo dal menu di rete dei dispositivi. (DDay)

Alcuni operatori stanno ricevendo delle richieste di pagamento da parte di una manciata di comuni italiani, che intendono addebitare loro il canone per l’occupazione mediata di suolo pubblico a causa dell'utilizzo delle reti in fibra ottica posate dai wholesaler. La norma sembra effettivamente esistere, ma è assurdo che ogni ISP debba versare un minimo di 800 euro ogni anno a ciascun comune in cui abbia almeno un cliente per aver attivato un servizio virtuale con consegna remota. La stanno interpretando male? (Normattiva - Comma 831)

Ultranet ed EXA hanno sottoscritto un accordo per collegare Genova e Milano con una nuova dorsale in fibra ottica indipendente e non sovrapposta a quelle preesistenti, così da garantire un’ulteriore ridondanza tra la città ligure dove atterrano i cavi sottomarini e Milano, centro nevralgico dell’internet italiana. (EXA)

■ Il nostro sondaggio sulle connessioni del quarto trimestre 2024 sta per chiudere! Se non hai ancora partecipato nelle scorse settimane, recuperalo ora al link seguente. Il 1 aprile avvieremo il sondaggio del trimestre successivo. (Forum FibraClick)
 

Mobile 📱

■ Alcuni clienti iliad hanno riscontrato un problema nel rinnovo delle proprie offerte: nonostante le ricariche del credito avvenissero con successo, questo non è stato aggiornato e i sistemi non sono riusciti a prelevare la somma necessaria per il rinnovo delle promozioni. In caso di mancato rinnovo, ricordiamo che iliad addebita il traffico telefonico, SMS e internet a consumo e non lo blocca come fanno altri operatori. (MondoMobileWeb, DDay)

■ Dopo TIM, anche Kena (il suo semivirtuale) toglie dal 17 aprile il Regno Unito dai paesi in cui è possibile usufruire del proprio piano telefonico senza sovrapprezzi grazie al Roam Like At Home. A causa di Brexit non è più obbligatorio applicare questa agevolazione per i propri clienti, dato che il RLAH vale solo per i paesi dello Spazio Economico Europeo, ma molti operatori continuano a garantirlo. (MondoMobileWeb)
 

Digitale 👩‍💻

■ Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha messo a disposizione altri 150 milioni di euro per incentivare e finanziare la migrazione in cloud dei dati e servizi della Pubblica Amministrazione, a partire da quelli critici e strategici, verso l'infrastruttura ad alta affidabilità di Polo Strategico Nazionale, grazie ai fondi del PNRR. (DTD)

■ Secondo la Commissione Europea, Alphabet (Google) avrebbe violato il DMA per i servizi Google Play e Google Search, nei quali avrebbe esercitato il ruolo di gatekeeper. Secondo il DMA i gatekeeper non devono favorire i propri servizi rispetto a quelli simili offerti da terze parti, motivo per cui da mesi non è più possibile raggiungere le mappe Google Maps di un determinato luogo cercato nella normale ricerca Google. (DDay)
 

Rimodulazioni 📈

■ Alcuni clienti TIM di rete fissa troveranno nella fattura di marzo una proposta di modifica contrattuale con aumenti tra i 2 e i 2,90 euro mensili, in vigore dal 1 maggio. I clienti che non intendano accettare la variazione hanno il diritto di recedere dal contratto, senza penali né costi di disattivazione, dandone comunicazione entro il 31 maggio 2025, secondo le modalità indicate dall’operatore. (TIM)

Al prossimo numero

Per questa settimana è tutto.
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Alla prossima!

Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
 
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