Buongiorno a tutti!
Open Fiber ha rifiutato l’offerta di FiberCop, e questa news dà il titolo al numero di oggi. Tra le (poche) notizie della settimana abbiamo il fallimento della gara infratel per il Piano Backhaul delle aree bianche, andata deserta, e il completamento della fusione tra Vodafone e Three nel Regno Unito. Tutte le altre notizie, inclusi i periodici aggiornamenti sulle coperture, sono distribuite nelle sezioni tematiche.
Buona lettura!
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La banda ultralarga in Italia 🌍
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■ Il bando Infratel per la posa del backhaul per 576 PCN della rete pubblica BUL, laddove questo sia assente e nessuno abbia indicato di volerlo posare privatamente entro i prossimi anni, è andato deserto. Si attendono aggiornamenti: è probabile che ne venga indetto un altro prossimamente, ma non è chiaro a quali condizioni e con quali tempistiche. Ragionevolmente, sarà necessario aumentare la base d’asta o ridurre i requisiti tecnici. (Infratel)
■ Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi in nuovi comuni che rientrano nel Piano BUL per la rete pubblica nelle aree bianche: 25 comuni FTTH e 9 comuni FWA. Alcuni di questi non sono rilegati alla rete nazionale, ma lo saranno in futuro. Sul forum sono disponibili maggiori dettagli e l'elenco dei comuni. (Forum FibraClick)
■ Open Fiber ha completato il rilegamento alla rete nazionale di 35 comuni FTTH e 72 comuni FWA appartenenti al Piano BUL destinato alle aree bianche. In questi comuni erano già commercializzati i servizi passivi, poiché erano attestati su PCN non rilegati, mentre ora sono disponibili anche i servizi attivi di cui si serve la maggioranza degli operatori nelle aree a fallimento di mercato. (Forum FibraClick)
■ Infratel ha pubblicato la relazione di avanzamento del Piano BUL nelle aree bianche al 30 aprile 2025. Sulla rete BUL sono state attivate 527.812 utenze, in aumento di circa 25.000 unità rispetto al precedente aggiornamento. (Infratel)
■ FiberCop ha raggiunto 16 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick)
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■ Open Fiber ha rifiutato ufficialmente la proposta di FiberCop avanzata ad aprile per rilevare tutti i lotti del Piano Italia a 1 Giga entro il 30 giugno, bocciandola all’unanimità nell’ultimo CdA. Open Fiber ha recapitato a FiberCop una lettera nella quale critica la valutazione economica della proposta, giudicata eccessivamente sottostimata, e ribadisce l’impossibilità di concludere una simile operazione con tempistiche così ristrette. Macquarie sarebbe categoricamente contraria a cedere le aree grigie, mentre CDP valuterebbe una controproposta. (La Repubblica cartaceo del 5 giugno, Il Sole 24 Ore cartaceo del 6 giugno, CorCom)
■ La Commissione Europea ha indetto una consultazione pubblica per raccogliere feedback in merito al Digital Networks Act. La proposta di riforma, che ha trai suoi obiettivi di snellire la burocrazia degli operatori e facilitare l’operatività transnazionale all’interno dell’Unione, è criticata dai piccoli operatori alternativi ai grandi colossi, che temono di essere soffocati da un panorama che tenderà a privilegiare sempre di più un oligopolio continentale controllato da una manciata di grandi player. (Commissione Europea)
■ Il 31 maggio Vodafone UK e Three UK si sono fuse in VodafoneThree, concludendo un’importante operazione che influenzerà il panorama TLC del Regno Unito, nonostante i rimedi garantiti dall’azienda all’Antitrust. Al momento CK Hutchison possiede il 49% della società, ma uscirà gradualmente dall’azionariato. (VodafoneThree)
■ Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di TIM contro le sanzioni comminatele dall’Antitrust per le offerte Premium, Executive e Magnifica Fibra. L’operatore deve pagare complessivamente un milione di euro. Per le prime due offerte, non veniva comunicato adeguatamente che la telefonia fosse tariffata a consumo. Per la seconda, è stata contestata la mancata comunicazione delle limitazioni tecniche legate alla sperimentazione. (MondoMobileWeb)
■ Da alcuni giorni l’operatore Aruba ha eliminato il sovrapprezzo per ottenere dalla fibra FTTH GPON il massimo della velocità, offrendo il profilo 2500/1000 senza alcuna maggiorazione, per tutti i nuovi clienti. (Aruba)
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■ La Commissione Europea ha avviato una consultazione per stabilire una nuova metodologia per valutare la qualità del 5G in Europa, così da ottenere degli indicatori armonizzati validi su tutto il territorio dell’Unione. La consultazione mira anche a introdurre una misura delle performance nei momenti di picco. (MondoMobileWeb)
■ In questi giorni Vodafone sta migrando altri clienti dal vecchio gestionale a quello nuovo, denominato Next. Solo il 2% dell’utenza era rimasto sui sistemi in dismissione, e probabilmente con questo round di aggiornamenti il processo verrà completato. (MondoMobileWeb)
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■ I proprietari del noto sito di intrattenimento per adulti PornHub hanno deciso di sospendere il suo funzionamento sul territorio francese per opporsi all’obbligo di verifica della maggiore età degli utenti, giudicato lesivo della privacy. Il sistema francese ha dei requisiti molto simili a quelli stabiliti da AGCOM per lo stesso scopo. Osserveremo come reagirà la piattaforma quando l’obbligo entrerà in vigore anche qui. Intanto, il servizio ProtonVPN ha annunciato un aumento di 10 volte delle iscrizioni da parte di utenti francesi. (Aylo, DDay, DDay)
■ Grazie all’ultimo aggiornamento della App IO è possibile consultare ed esibire i propri documenti digitali anche quando non si ha a disposizione una connessione ad internet. (App IO)
■ Meta e Yandex hanno aggirato le limitazioni sul tracciamento imposte da Android per ricondurre le attività degli utenti agli individui che le praticavano, anche quando queste sarebbero dovute restare anonime, grazie all’abuso del funzionamento dei pixel di tracciamento. In particolare, app come Facebook e Instagram hanno abusato della comunicazione locale tra i servizi in background delle app. (Ars Technica)
■ Il Commissario AGCOM Capitanio ha criticato i produttori di auto che non installano più ricevitori radio nelle proprie automobili e ha sollecitato un intervento del Governo, non si capisce per ottenere cosa. Sarebbe come abolire i monitor, obbligando tutti i produttori di pannelli a includere anche un tuner per la ricezione dei segnali TV. (DMove)
■ La startup Builder.ai è andata in bancarotta dopo una pesante crisi aziendale, causata anche dalla scoperta che il codice prodotto dalla sua intelligenza artificiale era realmente scritto a mano da centinaia di sviluppatori indiani. In poche parole, un turco meccanico. Il progetto era sostenuto anche da colossi del digitale, come Microsoft e Amazon e grandi nomi del settore bancario e finanziario. (Financial Times+, DDay)
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Per questa settimana è tutto.
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P.S. ricordatevi di andare a votare!
Alla prossima!
Andrea
FibraClick
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