9 novembre 2025

La banda ultralarga in Italia 🌍

■ Infratel ha avviato la mappatura dei 707.092 civici scartati da Open Fiber per i ritardi del Piano Italia a 1 Giga, principalmente in Toscana. Nella consultazione gli operatori privati devono dichiarare la loro copertura corrente o prevista entro il 2030. Gli indirizzi che risulteranno privi di connessione a banda ultralarga potranno essere coperti da nuovi piani pubblici. Le dichiarazioni sono vincolanti e i piani devono essere finanziati, approvati e calendarizzati, oltre che realistici. L'elenco dei civici è privato e ad uso esclusivo degli operatori per partecipare alla consultazione, ma i risultati saranno pubblicati in forma aggregata al termine dell’elaborazione. (Forum FibraClick, Infratel)

■ Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi in nuovi comuni che rientrano nel Piano BUL per la rete pubblica nelle aree bianche: 33 comuni FTTH e 28 comuni FWA. Alcuni di questi non sono rilegati alla rete nazionale, ma lo saranno in futuro. Sul forum sono disponibili maggiori dettagli e l'elenco dei comuni. (Forum FibraClick)

■ Open Fiber ha completato il rilegamento alla rete nazionale di 48 comuni FTTH e 44 comuni FWA appartenenti al Piano BUL destinato alle aree bianche. In questi comuni erano già commercializzati i servizi passivi, poiché erano attestati su PCN non rilegati, mentre ora sono disponibili anche i servizi attivi di cui si serve la maggioranza degli operatori nelle aree a fallimento di mercato. (Forum FibraClick)

■ FiberCop ha raggiunto 13 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick, Forum FibraClick)
 

In breve ✅

■ Netflix, Amazon e Cloudflare hanno presentato ricorso al TAR contro la delibera AGCOM che obbliga le CDN ad adempiere agli obblighi attualmente imposti agli operatori di telecomunicazioni. Secondo le ricorrenti, le CDN sarebbero sostanzialmente diverse dalle reti di comunicazione elettronica, e il timore è l’applicazione di tariffe a vantaggio degli ISP. AGCOM si difende affermando che la sua delibera non ha nulla a che vedere con il meccanismo del fair share e che DAZN è già soggetta a questo obbligo dal 2021, ma ciò per gli OTT non deve costituire un precedente da applicare all’intero mercato. (Il Sole 24 Ore)

■ AGCOM ha avviato con la delibera 243/25/CONS una consultazione per modificare i costi di migrazione e cessazione delle utenze di rete fissa e pay tv stabiliti dalla precedente delibera 487/18/CONS, che prevedeva che questi non possano superare una mensilità. Alcuni operatori hanno interpretato la norma per addebitare i costi realmente sostenuti, mentre altri si lamentano semplicemente che questo limite sia troppo basso in ragione alla spesa che il gestore deve affrontare per ripagare i canoni wholesale o altri costi. In poche parole, se la nuova proposta verrà approvata, il costo di disattivazione o migrazione potrà superare quello del canone mensile, ma soltanto se l’operatore giustificherà queste spese, le farà esaminare preventivamente da AGCOM e otterrà dall’Autorità un parere positivo. (AGCOM)

■ FiberCop e FMC GlobalSat hanno sperimentato una rete ibrida in fibra ottica + satellite a orbita bassa come backhaul e hanno sottoscritto una partnership. Probabilmente FiberCop si sta attrezzando per partecipare al futuro bando per attuare il piano del Sottosegretario Butti per connettere alcuni dei civici esclusi da Open Fiber grazie a una rete ibrida. La grande domanda, tuttavia, resta: è davvero così difficile utilizzare le reti ottiche esistenti o posare da zero un backhaul, magari anche con un nuovo bando pubblico simile a quello indetto per rilegare i PCN BUL? (FiberCop)

■ Fastweb e Aruba riceveranno un risarcimento per l’assegnazione illegittima del Polo Strategico Nazionale al gruppo capitanato da TIM, che aveva esercitato il diritto di prelazione sull’offerta dei concorrenti. La Cassazione ha rigettato il ricorso di una società del Ministero della Difesa contro la decisione dell’Antitrust, spianando la strada al risarcimento previsto. Il Governo ha recentemente rifiutato la richiesta di 50 milioni di euro e le discussioni sono ancora in corso. (Il Sole 24 Ore cartaceo del 06/11)

■ TIM continuerà a rimodulare massivamente molti dei suoi clienti di rete fissa e mobile anche durante il corso del prossimo anno. I dirigenti, tra cui il CEO Labriola, si sono vantati con gli azionisti degli effetti positivi delle rimodulazioni, e del fatto che i clienti che cambino gestore a seguito delle stesse siano relativamente pochi. Nel corso del 2026 TIM intende anche legare l’attivazione del 5G SA a un ulteriore aumento dei prezzi. (MondoMobileWeb)

■ L’approvazione del Digital Networks Act è stata posticipata a gennaio 2026. La misura è ampiamente criticata dai piccoli operatori e dalle big tech, in quanto tendenzialmente favorirebbe i grandi operatori di telecomunicazioni, in particolare gli incumbent. (CorCom)
 

Mobile 📱

■ Poste ha siglato con TIM il contratto di servizio per trasferire sulla rete del gestore le proprie SIM PosteMobile, attualmente attive su rete Vodafone. I quasi 5 milioni di clienti verranno migrati nel corso del primo trimestre 2026, alleggerendo notevolmente la rete Fastweb+Vodafone, che nel corso del 2025 ha invece guadagnato le SIM di Fastweb (ex WindTre-TIM) e CoopVooce (ex TIM). (MondoMobileWeb)

■ Nel 2026 Sky Mobile diventerà un vero operatore virtuale, passando da semplice marchio su schede Fastweb ad essere un vero MVNO, ma sempre su rete Fastweb+Vodafone. Non è chiaro se sarà un ATR, un ESP o un Full, ma ciò potrebbe comportare la sostituzione delle SIM e delle eSIM. Finora Sky ha scelto di seguire gli stessi prezzi di Fastweb Mobile, ma ciò potrebbe cambiare con l’indipendenza. (MondoMobileWeb)

■ Noitel ha deciso di attivare il 5G per tutti i propri clienti, limitandolo a 60 Mbps per quelli che precedentemente erano in 4G con la stessa limitazione di velocità. Le offerte con il 5G a massima velocità si spingono fino a 2 Gbps e rimuovono il cap anche se collegati in 4G. (MondoMobileWeb)

■ Secondo Fastweb+Vodafone la migrazione dei clienti CoopVoce dalla rete TIM a quella Vodafone sarebbe sostanzialmente conclusa. Non è chiaro se siano realmente stati tutti migrati, ma sicuramente verrà terminata entro fine anno. Nei prossimi mesi CoopVoce attiverà anche il 5G. (MondoMobileWeb)
 

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