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29 settembre 2024

Buongiorno a tutti!

Nell’ultimo numero di settembre affronteremo varie notizie legate allo scenario nazionale delle telecomunicazioni, che riguardano principalmente l’ambito regolatorio, la concorrenza tra gli operatori e delle strambe proposte da parte di Elon Musk. Tutte le news, come sempre, sono distribuite nelle sezioni tematiche.

Buona lettura!
 

Lo Starlink di cittadinanza

Ieri mattina è spuntata su Repubblica una notizia a dir poco bizzarra, secondo la quale Elon Musk avrebbe proposto al Governo di prendere parte ai piani di copertura nazionali con la propria rete Starlink, incassando fondi pubblici per fare concorrenza a FiberCop e Open Fiber, che sono in ritardo, soprattutto nelle aree più remote.

Il problema non è tanto la proposta ridicola sfornata dal miliardario, ma il fatto che sembra che la Presidente del Consiglio stia seriamente valutando se accettarla nonostante, fortunatamente, il suo staff sarebbe già compatto nel suggerirle di rifiutare. L’offerta prevede di servire tutti gli utenti entro 9 mesi con piani da meno di 10 euro al mese, grazie anche al fatto che SpaceX investirebbe il 100% in più dell’eventuale contributo governativo concesso.

Innanzitutto, partiamo dalla scoperta dell’acqua calda: l’Italia è già tutta coperta da Starlink. Praticamente ovunque, chiunque voglia può oggi stesso ordinare un’antenna (350 euro sul sito ufficiale o comprarla usata), piazzarla in un luogo privo di ostacoli, puntarla al cielo e navigare con prestazioni grossomodo simili a una FTTC, con un upload leggermente maggiore, per soli 29 euro al mese o 40 se si vuole priorità di traffico. Ovviamente, perché funzioni bene, sarebbe ideale riservare il servizio solo a chi non ha alternative valide.

Ma quali sarebbero, quindi, gli investimenti da finanziare? Un banale sconto sul costo dell’abbonamento e del kit di installazione? Una sorta di antenna di cittadinanza, sostanzialmente. Non si capisce, in pratica, se questa proposta somigli di più a un voucher, come quelli forniti per le aziende e per le famiglie in difficoltà economica, oppure a un piano come BUL, Italia a 1 Giga, o quelli precedenti nei quali vinceva tutto TIM.

Se fosse uno sconto, perché proprio a Starlink? Solo a lei? Molte persone in area bianca e grigia sono già coperte da reti FWA molto prestanti su banda licenziata. Una linea Eolo 200 o 300, con 50 Mbps in upload, che costa circa 30 euro al mese, sarebbe una soluzione persino migliore del servizio di SpaceX. Queste soluzioni non soddisfano gli obiettivi della gigabit society e, quindi, non hanno partecipato a nessun bando, ma hanno beneficiato dei normali voucher connettività che sono stati validi per tutti i gestori, senza alcuna discriminazione se non il semplice rispetto di requisiti tecnici oggettivi.

Invece, l’idea alla base dei più recenti piani di copertura pubblici si fonda sul principio che, una volta terminata la rete di accesso fino all’edificio o alle sue prossimità, il cittadino scelga tra un'ampia rosa di gestori a cui rivolgersi per attivare il proprio abbonamento, prevalentemente in fibra FTTH, grazie all’apertura del mercato wholesale. Innanzitutto, la superiorità della fibra o di una buona FWA rispetto ad una connessione satellitare è lapalissiana, per cui ho dei dubbi sulla competenza tecnica di chi vede con favore una simile proposta. Il punto più grave, tuttavia, è proprio l’idea che un’azienda (nemmeno italiana) incassi fondi pubblici per esercitare un’attività monopolistica verticalmente integrata, perché Starlink ha un mercato all’ingrosso pressoché inesistente e, in ogni caso, non ha partecipato ad alcun bando per meritare qualsivoglia sovvenzione.

Ben vengano gli investimenti di Starlink in Italia, come la costruzione - già avvenuta - di basi di trasmissione in Sicilia, Puglia e Lombardia, necessaria a fornire un servizio con latenza ridotta, ma non possiamo permetterci di utilizzare dei fondi pubblici in barba alle norme sulla concorrenza per sovvenzionare un servizio che è già oggi disponibile, relativamente affidabile ed economicamente accessibile.
 

La banda ultralarga in Italia 🌍

■ Il Sole 24 Ore ha svelato che FiberCop nel mese di giugno, prima che la cessione a KKR fosse conclusa, chiese a Infratel l’autorizzazione per utilizzare la FWA come soluzione per coprire alcune unità immobiliari del Piano Italia a 1 Giga in Sardegna. Al giornalista la società ha dichiarato di aver chiesto il permesso soltanto in via precauzionale e temporanea, riservandosi anche la possibilità di proseguire interamente in fibra. A Key4Biz, che ha riportato la notizia del Sole con un certo catastrofismo, la società ha replicato escludendo categoricamente l’uso della rete wireless. Vedremo. (Forum FibraClick, Il Sole 24 Ore del 25 settembre, Key4Biz)

Open Fiber ha scritto una lettera a Infratel, AGCOM e Antitrust esprimendo il timore che FiberCop ostacoli la sua copertura del Piano Italia a 1 Giga dichiarando di voler coprire con fondi privati i “civici di prossimità” oggetto della consultazione che si concluderà il 7 ottobre. Nella missiva Open Fiber ricorda anche l’ostruzionismo attuato da TIM nei primi anni del Piano BUL, che l’ha costretta a ridurre il numero di unità immobiliari servite, specialmente nei comuni bianchi più densi e redditizi. Sembra che Open Fiber tema una mossa strategica di FiberCop che, anche essa in ritardo con la copertura, le metterebbe i bastoni tra le ruote in modo tale da svantaggiarla ulteriormente. (Il Sole 24 Ore)

■ Mercoledì 19 settembre, in occasione della partita di Champions League trasmessa su Amazon Prime Video, l’IXP Namex ha superato il suo record di traffico, salendo da 737 Gbps a un picco di 784 Gbps. (LinkedIn)

Infratel ha pubblicato la relazione di avanzamento del piano BUL nelle aree bianche al 31 agosto 2024. Sulla rete BUL sono state attivate ad oggi 372.770 utenze, in aumento di circa 29.000 unità rispetto al 30 giugno. Non è pervenuto il dato di luglio, in quanto questo report è uscito in ritardo (o il precedente troppo in anticipo) e Infratel acquisisce il dato da Open Fiber il giorno 15 del mese successivo. (BUL)

FiberCop ha raggiunto 15 nuovi comuni con almeno un nodo di rete per la sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick)
 

In breve ✅

■ A seguito dell’apertura dell’istruttoria per valutare se FiberCop sia o meno wholesale only e rivalutare i suoi obblighi a tutela della concorrenza, AGCOM ha avviato una consultazione per valutare quali obblighi attualmente imposti a TIM (ServCo) vadano rimossi a seguito della perdita della rete. La proposta del garante è la sospensione dell’obbligo di replicabilità delle offerte, ovvero il divieto per TIM di proporre offerte più economiche di quanto possa offrire un operatore alternativo che sfrutti la sua (ex) rete. I contributi verranno accolti per due settimane. (AGCOM)

■ All’interno del DL Omnibus erano stati proposti due emendamenti che inasprivano l’apparato normativo riguardante la pirateria calcistica e Piracy Shield. Le proposte includevano la rimozione del tetto di contenuti bloccati, a cui i piccoli operatori avrebbero avuto difficoltà ad adempiere, l’obbligo di adesione a Piracy Shield per i fornitori di DNS e VPN, e infine il carcere per i fornitori di servizi che non avessero rapidamente rilevato e segnalato comportamenti illeciti dei propri clienti, inclusi i casi di semplice sospetto. Gli emendamenti sono stati ritirati, ma il prossimo agguato è dietro l’angolo. (DDay)

Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp) ha interrotto il peering privato con Deutsche Telekom a seguito della condanna da parte di un tribunale al pagamento di una tariffa per il traffico immesso sulla rete dell’operatore. Gli utenti continuano a poter raggiungere tutti i servizi, in quanto Meta ora si serve totalmente di un operatore terzo che agisce da intermediario. Telekom si appella al concetto di fair share e a quanto pare continuerà ad addebitare il traffico nonostante l’uso di un transito, mentre Meta sostiene i pregi di un peering gratuito, come quello che intrattiene con tantissimi operatori in numerose nazioni. Senza i contenuti le persone non userebbero internet, ma senza internet le piattaforme non avrebbero utenti. (Deutsche Telekom, Meta)

AGCOM ha istituito un osservatorio del traffico live streaming generato dalla trasmissione di eventi caratterizzati da elevata audience. Inizialmente sarà limitato alle partite di calcio trasmesse su DAZN, Sky (incluso NOW) e Prime Video. Se l’autorità rileverà saturazioni nelle reti degli operatori potrà convocare un tavolo tecnico per trovare delle soluzioni. (AGCOM)

Swisscom ha ottenuto il via libera da parte della Commissione Europea per l’acquisizione di Vodafone Italia, seguendo l’iter previsto dal regolamento relativo alle sovvenzioni estere. Si attendono altre autorizzazioni. (Swisscom)

■ Il CdA di TIM ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024. Nel primo semestre di quest’anno TIM ha perso 646 milioni di euro. Il dato dovrebbe migliorare nel prossimo semestre, ed è già migliore rispetto al primo semestre del 2023. Con la cessione di FiberCop il debito è ufficialmente sceso a 8,1 miliardi di euro. Non si è discusso dell’offerta per Sparkle che si vociferava sarebbe giunta in settimana da MEF + Asterion. (Gruppo TIM)

FiberCop, che attualmente ha poco meno di 20.000 dipendenti, vorrebbe liberarsi di almeno 1.300 lavoratori e ha sottoscritto un accordo con i sindacati per un massimo di 1.800 uscite volontarie tramite uno scivolo pensionistico lungo fino a cinque anni. (Il Sole 24 Ore)

■ Da oggi TIM include nelle proprie offerte di rete fissa FTTH GPON il nuovo modem TIM Hub Pro, dotato di Wi-Fi 7, una porta ottica GPON integrata e una porta LAN 2.5 Gbps, sfruttabile in rete locale quando viene utilizzato l’ONT integrato su rete FiberCop. Il Wi-Fi non opera nella frequenza 6 GHz. (MondoMobileWeb, device.report)

■ L’operatore energetico Edison è entrato nel mercato delle connessioni stringendo partnership con Open Fiber e Fastweb. Con ogni probabilità, offre un semplice servizio chiavi in mano Open Internet / FIA nel quale si occupa solo di contratti, assistenza e fatturazione. Lo avevamo anticipato sei mesi fa. (Edison)
 

Mobile 📱

■ La Regione Toscana vuole finanziare con 223.000 euro di fondi pubblici uno studio sulla correlazione tra i tumori e il 5G. Come se non ci fossero già abbastanza prove del fatto che sia totalmente innocuo ai livelli di esposizione attuali, che in Italia sono molto più bassi rispetto al limite europeo, il quale a sua volta è di gran lunga inferiore a una reale soglia di pericolo. (DDay)

■ Dal 26 settembre i clienti Vodafone con una linea fissa e una mobile nel gestionale Next possono utilizzare il proprio smartphone come connessione di emergenza in caso di assenza della linea principale. Bisogna installare una app sullo smartphone e, in caso di disservizio, il passaggio sarà automatico. (MondoMobileWeb)
 

Digitale 👩‍💻

X - Twitter sta iniziando a rispettare le richieste dei giudici brasiliani, bloccando alcuni account che diffondevano odio e fake news legati a delle indagini sull’ex presidente Bolsonaro. L’azienda ha pagato alcune sanzioni a suo carico e ha nominato una rappresentante legale nel paese, ma il servizio è ancora bloccato perchè la Corte Suprema non ha ritenuto i dati forniti sufficienti e restano 5 milioni di dollari di sanzioni non ancora saldati, tra cui una multa per aver evaso il ban usando Cloudflare come proxy. (Il Post, Reuters)

Pavel Durov, fondatore e proprietario di Telegram, ha dichiarato di aver fatto oscurare dai risultati di ricerca i contenuti più problematici, grazie ai moderatori e all’AI, e di fornire alle autorità gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti che violano le regole della piattaforma, qualora venissero richiesti. (Telegram)

OpenAI e il Gruppo GEDI hanno stretto un accordo che consente all’azienda di intelligenza artificiale di utilizzare i contenuti delle testate, come Repubblica e La Stampa, all’interno di ChatGPT e del prototipo di SearchGPT. (GEDI)
 

Rimodulazioni 📈

Vodafone sta rimodulando alcuni clienti mobile con aumenti di 3,99 euro al mese. I clienti possono recedere gratuitamente e scegliere se cambiare gestore o cessare l’utenza. (MondoMobileWeb)

■ Non è una vera e propria rimodulazione, ma dal 26 settembre il servizio “ho. Il Turbo” di ho. Mobile, che permette di abilitare il 5G fino a 2 Gbps sulle SIM del gestore, passa da 99 centesimi a 1,29 euro al mese, solo per le nuove attivazioni. Nulla cambia per chi lo aveva già attivo al vecchio canone, ma bisogna ricordarsi di ricaricare la SIM ogni tanto, in quanto l’importo non è coperto dal servizio di ricarica automatica. In caso di credito insufficiente il turbo viene disattivato e andrà riattivato al nuovo canone. Ricordo, comunque, che fino a pochi mesi fa l’opzione costava 1,49 euro e raddoppiava solamente la velocità 4G. Il servizio ho.+, che include il turbo e degli sconti su alcuni servizi come un buono benzina da 5 euro ogni mese, rimane invariato a 1,99. (MondoMobileWeb)

Google ha aumentato il costo di YouTube Premium in molti paesi, tra cui l’Italia. L’abbonamento individuale passa da 11,99 a 13,99 euro al mese, mentre quello familiare da 17,99 a 25,99. (DDay)
 

Segnalazioni 📚

Telecomunicazioni, sta per iniziare nel caos l’anno santo: dalla rete unica a Sparkle, in attesa dei miracoli di Labriola (Sassate)

Al prossimo numero

Per questa settimana è tutto.
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Alla prossima!

Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
 
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