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2 febbraio 2025

Buongiorno a tutti!

Il brevissimo numero di oggi tratterà i più rilevanti avvenimenti della settimana, come l’arrivo di TIM sulla rete Open Fiber nelle aree nere e l’espansione della copertura nelle aree bianche. Tutte le notizie sono trattate in formato breve e suddivise nelle opportune sezioni tematiche.

Buona lettura!
 

La banda ultralarga in Italia 🌍

Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi in nuovi comuni che rientrano nel Piano BUL per la rete pubblica nelle aree bianche: 17 comuni FTTH e 57 comuni FWA. Alcuni di questi non sono rilegati alla rete nazionale, ma lo saranno in futuro. Sul forum sono disponibili maggiori dettagli e l'elenco dei comuni. (Forum FibraClick)

■ I dati del sito Connetti Italia - Reti Ultraveloci sono stati aggiornati al mese di dicembre 2024 (Connetti Italia)

FiberCop ha raggiunto 7 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick, Forum FibraClick)
 

In breve ✅

■ A partire da domani, secondo fonti attendibili, TIM dovrebbe iniziare ad offrire i propri abbonamenti FTTH sulla rete di Open Fiber, nelle aree nere note come A&B, corrispondenti a circa 250 città di medie e grandi dimensioni. In base a quanto emerso, possiamo dedurre che TIM utilizzerà la rete di trasporto del fornitore fino a dei punti di raccolta centralizzati - servizio Open Stream - rinunciando a installare propri apparati nelle centrali dell’ex concorrente infrastrutturale. Nei mesi passati erano circolati rumors su possibili accordi tra TIM e Open Fiber per poter servire delle aree attualmente non coperte da FiberCop, ma il tutto sembrava essersi arenato. Sicuramente il fornitore prioritario resterà quello storico, ma l’apertura di TIM a ulteriori accordi con partner diversi - TIM già vende da quasi un anno su rete BUL - è un passo in più verso la sua trasformazione in un operatore quasi normale. (Forum FibraClick)

■ Dopo quasi sette anni dal suo approdo in Italia, iliad ha finalmente lanciato la propria app per gestire dallo smartphone le linee fisse e mobili. In precedenza, l’unico modo per farlo era accedere all’area clienti web. (iliad)

■ CorCom ha pubblicato un articolo in cui si accosta la possibile fusione tra FiberCop e Open Fiber all’unione tra due Altnet nel Regno Unito. Peccato che le reti coinvolte da questa operazione oltremanica siano paragonabili a ISP locali di influenza regionale, con minima sovrapposizione, e non siano operatori wholesale nazionali come i nostri due colossi. (CorCom)
 

Mobile 📱

AGCOM ha indetto una consultazione sul futuro uso dello spettro tra i 24,25 GHz e i 26,5 GHz, attualmente impiegato prevalentemente per FWA e ponti radio, con concessioni scadute o prossime alla scadenza. Ci si aspetta che, dopo aver raccolto i contributi degli operatori, l’autorità decida di dedicare queste frequenze in via prevalente al 5G, stabilendo le procedure per la loro assegnazione e le regole per il loro utilizzo. (AGCOM)

Vodafone ha testato con successo la prima videochiamata effettuata tramite rete cellulare trasmessa da satelliti in orbita. In questo modo, in futuro, sarà possibile effettuare comunicazioni di emergenza - e non solo - senza apparati speciali, con un normale smartphone, ovunque nel mondo, anche senza segnale telefonico terrestre. (Vodafone Group)

Apple e Google stanno lavorando per aggiornare gli smartphone più recenti, in modo tale da permettergli di connettersi alla rete cellulare trasmessa dai satelliti, come Starlink, tramite il servizio direct to cell. L’abilitazione è avvenuta tramite iOS 18.3 ed è in fase sperimentale per gli apparati Android. (DDay)

AGCOM ha espresso il proprio parere favorevole all’aumento delle frequenze coinvolte dall’accordo tra WindTre e iliad che ha portato alla creazione della rete comune Zefiro in alcune aree del paese. In particolare, si parla di aumentare lo spettro condiviso sulla banda 5G n78 nella provincia di Bolzano e sui 26 GHz in tutta Italia. L’approvazione finale spetta al MIMIT. (AGCOM, MondoMobileWeb)
 

Digitale 👩‍💻

■ Il Garante Privacy ha chiesto informazioni a DeepSeek riguardo il rispetto delle norme sulla privacy del proprio servizio e, reputando la risposta insoddisfacente, ne ha ordinato il blocco per gli utenti italiani. Ad essere inibito - sulla carta, non ancora concretamente - è il servizio hostato direttamente dall’azienda cinese per interagire con il modello da essa sviluppato. Utilizzare i modelli DeepSeek localmente o ospitati da altri provider che rispettano il GDPR è perfettamente legittimo e sicuro. L’azienda sostiene di non essere soggetta al GDPR perché ha sede in Cina e dichiara di non operare in Italia. Tuttavia, i diritti dei cittadini europei valgono indipendentemente dalla posizione geografica del fornitore del servizio. Ciò solleva una questione: una regolamentazione così rigida rischia di penalizzare eccessivamente le aziende extra UE e di limitare le nostre scelte? Internet è uno spazio globale, accessibile ovunque. Perché un’azienda straniera dovrebbe adeguarsi alle normative di un altro continente e limitare l’accesso agli utenti europei? DeepSeek ha, per il momento, soltanto nascosto l’app dagli store di Apple e Google, ma il sito e le app già installate funzionano ancora. (GPDP, GPDP)

■ Pochi mesi fa DAZN era approdata su Amazon Prime Video come Prime Video Channel, ovvero il servizio veniva fatturato da Amazon, ospitato dalla app di Amazon ed erogato dalla rete Amazon, ma era in tutto e per tutto analogo ai canali DAZN trasmessi in modo diretto. Il servizio terminerà il 28 febbraio e gli utenti saranno rimborsati per i periodi già pagati e non fruibili. La causa della rottura sembra essere stata l’indisponibilità della piattaforma ospitante ad integrare i rilevatori di audience richiesti da Auditel. Le piattaforme starebbero lavorando a una soluzione alternativa, ma potrebbe non arrivare in tempo per scongiurare la disattivazione del servizio, forse momentanea. (DDay)

WhatsApp sta testando in beta la possibilità di usare più account sullo stesso dispositivo (senza usare la seconda app Business) anche su iOS. Su Android è disponibile da un paio di anni. (DDay)
 

Segnalazioni 📚

Piracy Shield, un anno dopo si prepara a diventare ancora più invadente (WIRED)

Al prossimo numero

Per questa settimana è tutto.
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Alla prossima!

Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
 
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