Buongiorno a tutti!
Il numero di oggi è quasi totalmente a tema telco: gli argomenti principali sono il dialogo tra Open Fiber e TIM per l’affitto di centinaia di migliaia di linee in alcune aree nere e l’approvazione da parte di AGCOM della rimozione dell’obbligo di replicabilità delle offerte in capo a TIM. C’è, ovviamente, molto altro, tra cui i consueti aggiornamenti sull’estensione delle coperture.
Buona lettura!
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La banda ultralarga in Italia 🌍
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■ Qualche settimana fa è naufragato un possibile accordo tra Open Fiber e FiberCop per la fornitura alla seconda di circa un milione di linee nelle aree nere, a causa di un eccessivo ribasso dell’offerta economica e dello sgambetto in consultazione. Venuto meno il mandato concesso a FiberCop per fornirle oltre 600.000 linee in alcune aree nere nelle quali non possiede rete FTTH, TIM sarebbe ora aperta ad accordi con la concorrenza. A fine ottobre sarebbe stato avviato un dialogo con Open Fiber, poi interrotto proprio da TIM, dopo aver ricevuto da FiberCop la rassicurazione di poter soddisfare la richiesta. Secondo indiscrezioni, potrebbe esserci addirittura un accordo tra FiberCop e un partner di Open Fiber per subaffittare i propri accessi su quell’infrastruttura. A seguito di ciò, Open Fiber avrebbe recapitato a TIM un’offerta decisamente invitante. (Il Sole 24 Ore del 5/11/2024)
■ L’AD di Infratel Piccinetti e il Ministro Urso del MIMIT si sono riuniti per fare il punto sulle misure per il potenziamento delle reti infrastrutturali e sulle azioni necessarie a valorizzare il patrimonio digitale nazionale. Probabilmente, suppongo, si sta lavorando per pubblicare prossimamente alcuni bandi, come quello per il backhauling delle centrali, e una nuova consultazione generale per un ulteriore intervento pubblico per diffusione della banda ultralarga. (Infratel)
■ Open Fiber ha avviato la commercializzazione dei servizi FTTH in 30 nuovi comuni del Piano Italia a 1 Giga finanziato dai fondi PNRR. A differenza delle aree bianche, la copertura all’interno di ogni comune viene ampliata gradualmente, come nelle città a investimento privato. (Forum FibraClick)
■ Open Fiber ha aggiornato al 31 ottobre 2024 la pagina sullo stato di avanzamento dei lavori nelle aree bianche relativi al Piano BUL. I comuni completati sono ora 5.224 su 6.051, pari a circa l’86,3% del piano. Le unità immobiliari in vendibilità sono passate da 5,07 a 5,14 milioni, ovvero l’82% dell’obiettivo di 6,27 milioni: sono 160.000 in più di quelle nei comuni completati, perché includono anche i comuni con copertura parziale o in attesa di completamento. (Open Fiber)
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■ Il Piano Scuole Connesse - Fase I al 31 ottobre 2024 ha raggiunto 24.388 scuole su 27.534, pari all’ 88,6% del piano, sommando sia gli interventi Infratel che quelli delle società regionali. Queste ultime sono piuttosto indietro, attestandosi al 62,3% di completamento. (Infratel)
■ FiberCop ha raggiunto 10 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick)
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■ Come anticipato qualche settimana fa, AGCOM ha approvato la sospensione cautelare dell’obbligo di replicabilità delle offerte in capo a TIM, a seguito della cessione di FiberCop. Il provvedimento potrebbe risultare controverso e, quasi sicuramente, sarà impugnato da qualche operatore al TAR, in quanto il Garante ha approvato la misura rigettando tutte le lamentele sporte dagli operatori che hanno partecipato alla consultazione pubblica. TIM dichiara di pagare canoni elevati per le proprie linee, più dei suoi concorrenti, ma ciò non tiene conto dell’MSA sottoscritto con FiberCop che, una volta pienamente applicato - salvo bocciatura da parte delle autorità - garantirebbe a TIM delle tariffe di accesso estremamente concorrenziali, forse le più basse del mercato. Cosa vengono indette a fare le consultazioni su certi provvedimenti se si ha già deciso in anticipo come procedere? (AGCOM)
■ Sono circolate delle voci riguardo le possibili dimissioni di Pietro Labriola da AD di TIM, secondo cui sarebbe tornato a dirigere TIM Brazil e al suo posto sarebbero potuti arrivare Alberto Griselli o Maximo Ibarra. La testata ha criticato la distribuzione dei bonus, slegata dal valore dell’azienda, e bocciata in passato dall’assemblea. L’azienda, oltre a smentire le voci, si è vendicata rimuovendo le proprie pubblicità dal sito della testata. (Lettera43, Lettera43)
■ FiberCop ha diffidato Open Fiber dall'offrirle servizi wholesale nelle aree nere a fronte di un accordo siglato tra OF e TIM nel 2021. Open Fiber sarebbe intenzionata a respingere la richiesta. Del resto, tutti gli operatori finali possono accedere direttamente alla rete di Open Fiber, dopo aver corrisposto i canoni concordati, senza bisogno di intermediari. (Il Sole 24 Ore del 5/11/2024)
■ Vodafone Spagna (acquisita da Zegona) e Telefónica (incumbent spagnolo) hanno sottoscritto un accordo per creare FibreCo, una nuova società per cablare insieme 3,6 milioni di edifici in FTTH. La partecipazione sarà rispettivamente del 37% e del 63%. La società è aperta a investitori esterni, a patto che la maggioranza rimanga in capo agli operatori. (Zegona)
■ Il neo presidente del BEREC (omologo di AGCOM a livello europeo) ha criticato la deriva anti-concorrenziale assunta dalla nuova Commissione Europea e i report di Draghi e di Letta che auspicano una concentrazione del mercato con una riduzione degli operatori per effetto di fusioni. Secondo lui il livello elevatissimo di investimenti è causato proprio dalla concorrenza. (CorCom)
■ Nonostante il Governo si fosse arreso pubblicamente, il Senatore Gasparri ha presentato un nuovo emendamento per introdurre il fair share a carico dei distributori di contenuti, per compensare economicamente gli operatori del traffico generato. (CorCom)
■ Il fondo Nextalia avrebbe definitivamente chiuso le porte a Digital Value per l’acquisto di Italtel, operazione che era stata approvata dall’Antitrust e stava per concludersi pochi giorni dopo l’indagine Sogei. Ora il fondo intenderebbe tenere l’azienda per sé per qualche anno, ma sembra che tre gruppi di telecomunicazioni siano già interessati. (Il Sole 24 Ore dell’8/11/2024)
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■ l’Antitrust britannico ha pubblicato il paper finale contenenti i rimedi proposti alle parti per autorizzare la fusione tra Vodafone e Three UK. In poche parole, CMA ha proposto o di annullare la fusione o di prevedere degli impegni per quanto riguarda la rete: cedere alcune porzioni di essa, separare alcuni settori e adottare un controllo delle tariffe a tutela dei concorrenti e dei consumatori. La decisione finale da parte dell’Autorità è attesa entro il 7 dicembre. Gli operatori hanno comunicato che studieranno attentamente le proposte. (CMA, Vodafone and Three)
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■ La Commissione Europea ha stabilito che anche iPad OS deve adempiere alle norme previste dal Digital Markets Act. Apple deve, tra le altre cose, permettere agli utenti di impostare il browser predefinito, consentire app store alternativi e permettere ad accessori, come cuffie e penne digitali, di accedere efficacemente alle funzionalità di iPadOS. Apple ha presentato dei rimedi che saranno valutati dalla Commissione. In caso di mancata compliance saranno presi provvedimenti. (Commissione Europea)
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■ TIM sta comunicando ad alcuni clienti di rete mobile un aumento di 1,99 euro al mese che avrà effetto a partire dal primo rinnovo successivo al 7 dicembre. I clienti potranno scegliere se accettare tacitamente l’aumento, e successivamente attivare il 5G Ultra o ottenere 50 GB in più, oppure rifiutare l’aumento e ricevere 2 GB in più. Resta sempre valida la possibilità di recesso gratuito. (MondoMobileWeb)
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Un lettore ci segnala che la sanzione impartita a Google dalla Russia va quantificata come “venti quintiliardi” e non come abbiamo riportato nel precedente numero, ripreso da una testata.
Per questa settimana è tutto.
Per qualsiasi commento potete rispondere a questa email.
Alla prossima!
Andrea, con il contributo dello Staff di FibraClick
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