Buongiorno a tutti!
Oggi parleremo della soluzione che il Governo sembra aver trovato per non perdere i fondi europei destinati al Piano Italia a 1 Giga, della richiesta di FiberCop di usufruire anche lei della sostituzione di alcuni civici con quelli “di prossimità” concessa a Open Fiber, e tanto altro.
Buona lettura!
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Il Governo taglierà il Piano Italia a 1 Giga in favore del satellitare
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Nella giornata di ieri il Sole 24 Ore ha pubblicato un’intervista del Sottosegretario Butti nella quale viene spiegato l’approccio - quasi - definitivo che sarà adottato per rimodulare il Piano Italia a 1 Giga e non perdere circa 700 milioni di euro a causa dei ritardi nell’esecuzione da parte di Open Fiber.
Secondo quanto dichiarato da Butti, Open Fiber non dovrebbe riuscire a cablare circa 700.000 civici entro la scadenza del 30 giugno 2026, da sottrarre a un totale di circa 2,2 milioni di sua competenza e rispetto a 3,4 milioni dell’intero piano, assegnato anche a FiberCop. Si tratta di poco meno di ⅓ del totale che avrebbe dovuto coprire, tenendo conto anche delle riduzioni dovute alla scrematura dei civici inesistenti o non idonei rilevati nei walk-in.
A giugno si vociferava che la soluzione che avrebbe potuto mettere d’accordo la Commissione Europea sarebbe stata una copertura provvisoria in FWA e il recupero in fibra ottica entro un anno, quindi una sorta di proroga mascherata al 2027. Ma, a quanto pare, le parti hanno convenuto per una semplice riduzione delle unità da coprire, con un taglio proporzionale del contributo pubblico erogato, al netto di un ricalcolo degli extracosti attualmente stimati all’equivalente di 120.000 indirizzi, che verranno corrisposti a Open Fiber a titolo di ristoro.
Lo Stato avrà a disposizione circa 700 milioni di euro per coprire in qualche modo questi 700.000 civici rimasti scoperti. 580.000 indirizzi saranno oggetto di un nuovo bando quasi identico a quello del Piano Italia a 1 Giga, e quindi coperti quasi certamente da FTTH o da FWA terrestre ad alta capacità, con una scadenza fissata non più al 2026 ma al 2030.
Venendo agli indirizzi più sfortunati - c’è un motivo se OF non è riuscita a coprirli velocemente - circa 80.000 civici verranno serviti da reti terrestri, ovvero FTTH o FWA, ma le cui centrali o torri avranno come backhauling una rete satellitare, su modello dell’attuale sperimentazione in atto in Lombardia. Il budget per questo intervento è di 95 milioni di euro. Per gli ultimi 40.000 civici dimenticati, sarà previsto solamente un voucher da 1.300 euro per la sottoscrizione di un abbonamento satellitare, con un investimento massimo di 50 milioni di euro.
Tutti questi piani dovranno essere approvati dalla Commissione Europea e dai ministeri competenti e potrebbero ragionevolmente essere integrati con i nuovi civici bianchi e grigi emersi dalla mappatura 2025 i cui risultati sono stati pubblicati a luglio, anche se probabilmente sarà necessaria una nuova consultazione confermativa per escludere ogni dubbio su eventuali investimenti privati nelle abitazioni candidate all’intervento pubblico. I voucher non dovranno entrare in conflitto, ma essere invece complementari, al contributo di 300 euro attualmente allo studio per l’incentivazione a livello nazionale del take-up delle reti ultraveloci.
Posto che magari quelle 40.000 abitazioni sfortunate siano realmente talmente isolate da non poter essere in alcun modo raggiunte dalla fibra ottica o da connessioni FWA terrestri, decisamente più valide di un servizio satellitare (ma ho fortissimi dubbi in merito), è difficile immaginare che per quelle altre 80.000 abitazioni sia necessario predisporre una rete di accesso monca, strozzata da un rilegamento satellitare che vanificherà qualsiasi vantaggio delle connessioni fisse a banda ultralarga introducendo una latenza non trascurabile e numerose altre criticità. Veramente nessun operatore come FiberCop, Fastweb, Retelit o chiunque altro non ha alcuna fibra ottica entro qualche chilometro dalla posizione delle future centrali, a tal punto da voler escludere a priori la via del rilegamento terrestre, quando Infratel sta conducendo un bando per rilegare in fibra ottica centinaia di PCN delle aree bianche di cui alcuni letteralmente in mezzo al nulla? O forse si tratta di una mossa politica per forzare una neutralità tecnologica che non sarà mai veramente neutra nel mondo reale?
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La banda ultralarga in Italia 🌍
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■ Anche FiberCop ha chiesto - il 30 aprile - a Infratel di coprire dei Civici di prossimità per il Piano Italia a 1 Giga. L'operatore ha proposto un elenco di 49.522 civici, dei quali ora ne sono risultati idonei 22.274, mentre 23.928 civici risultano molto vicini ad altri civici già coperti da reti ultraveloci o a indirizzi del Piano Italia a 1 Giga e 3.320 risultano coperti o pianificati nelle dichiarazioni degli operatori privati nella mappatura 2025. Si tratta di una riduzione di oltre metà, simile a quella subita dai civici proposti da Open Fiber lo scorso anno. (Forum FibraClick, Infratel)
■ Infratel ha pubblicato l’aggiornamento dell’andamento del Piano Scuole Connesse - Fase I al 31 agosto 2025, ma i numeri sono identici in tutto e per tutto a quelli dell’aggiornamento del 31 luglio. Ciò indica un possibile errore o uno stallo nei lavori delle società regionali, le uniche rimaste a dover completare il piano nelle regioni a gestione autonoma. (Infratel, Infratel)
■ FiberCop ha raggiunto 11 nuovi comuni con almeno un nodo di rete della sua infrastruttura FTTH. Nel conteggio possono essere inclusi sia comuni a investimento privato che quelli coperti dal Piano Italia a 1 Giga. (Forum FibraClick, Forum FibraClick)
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■ Nelle prime due settimane dall’entrata in vigore del blocco delle chiamate con ID chiamante spoofato provenienti dall’estero e mascherate da numeri fissi, sono state effettivamente bloccate quasi 43 milioni di telefonate. Il 19 novembre entrerà in vigore anche il blocco dello spoofing dei numeri di cellulare e il sistema sarà pienamente operativo, ma non al 100% efficace. (AGCOM)
■ L’Antitrust ha pubblicato le ragioni della sua approvazione dell’acquisto da parte di Poste del 25% di TIM: la motivazione principale è la garanzia, comunicata da Poste, di non vendere i prodotti TIM nei propri canali commerciali almeno fino al 2028. L’Autorità ha ritenuto anche altri temi segnalati dagli operatori, come gli sconti sulle spedizioni e l’abbandono della rete mobile Vodafone, non particolarmente lesivi della concorrenza. (AGCM)
■ Nonostante l’Antitrust abbia deciso di non multare Enel, AGCOM ha sanzionato l’operatore per 680.000 euro per i problemi riscontrati nelle migrazioni con perdita del numero fisso, dato che Enel Fibra era all’epoca un servizio solo dati. AGCOM ha sanzionato Enel perché, nei casi in cui è tecnicamente impossibile effettuare una migrazione ed è necessario attivare una nuova linea con portabilità del numero separata - quindi nei passaggi da FTTC a FTTH e tra FTTH di reti diverse - Enel attivava una nuova linea e, non avendo servizio voce, non effettuava la portabilità. Per questo motivo, al vecchio gestore non arrivava mai la richiesta di portabilità e il cliente continuava a pagare due linee. Nei casi in cui la migrazione avveniva, il cliente perdeva il numero fisso. (AGCOM, MondoMobileWeb)
■ Il Governo spagnolo aveva assegnato a Huawei e Nokia l’appalto per la nuova core network 5G di Telefónica, l’incumbent sotto il controllo di maggioranza dello stato. L’accordo con Huawei è stato annullato, probabilmente a causa di pressioni da parte della comunità internazionale occidentale. Huawei era coinvolta anche nella rete in fibra ottica dell’istruzione e della ricerca e nel sistema nazionale di intercettazione telefonica. Con ogni probabilità una combinazione di pregiudizi ed eccesso di cautela, dato che non è mai stata dimostrata la pericolosità della tecnologia del colosso cinese. (CorCom, StartMagazine)
■ Il danneggiamento di alcuni cavi sottomarini nel Mar Rosso ha causato dei problemi nello scambio di dati tra Oriente e Occidente per alcuni provider che utilizzavano quei particolari fornitori. I loro servizi vengono ora temporaneamente dirottati su dorsali alternative, con effetti principalmente sulla latenza. (CorCom)
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■ Alcuni operatori si sono già adeguati ai bollini AGCOM sulla velocità del 5G, nonostante l’obbligo entri in vigore a fine novembre. Al momento si sono già aggiornati Fastweb, Vodafone e WindTre. (MondoMobileWeb)
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■ L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Meta per un possibile abuso di posizione dominante nell’attivazione coatta di Meta AI all’interno di WhatsApp. Vengono contestate sia il rischio di alterare la concorrenza con gli altri assistenti AI che l’impossibilità di disattivare l’integrazione o impedirne del tutto l’attivazione in principio. (DDay)
■ Anthropic aveva accettato di risarcire un gruppo di scrittori con 1,5 miliardi di dollari per aver addestrato i suoi modelli AI con migliaia di libri coperti da diritto d’autore, oltre a garantire la distruzione delle opere scaricate illegalmente, ma il giudice del caso si è opposto al patteggiamento perché non è stato prodotto un elenco completo dei libri utilizzati e dei rispettivi titolari del copyright beneficiari dell’indennizzo, il che potrebbe impedire eventuali richieste future da persone che non sono ancora a conoscenza di questo caso. (DDay, DDay)
■ Gli utenti Spotify Premium possono finalmente ascoltare la musica in alta fedeltà, grazie all’opzione dello streaming di file FLAC in qualità 24-bit/44.1 kHz inclusa senza costi aggiuntivi nell’abbonamento. (Spotify)
■ Il Team ReVanced ha ricevuto una DMCA takedown notice da Spotify per la patch che consente di sbloccare gratuitamente gran parte delle funzionalità premium nella app per Android. Il team sta studiando il miglior modo per reagire alla richiesta, ma per ora non ha tirato giù la modifica accusata di illegalità. (ReVanced)
■ La Commissione Europea ha multato Google per 2,95 miliardi di euro per aver favorito a partire dal 2014 la sua piattaforma AdX, riducendo i margini per editori e inserzionisti e aumentando i costi per i consumatori. (DDay)
■ Nella causa tra il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e Google per l’abuso della sua posizione dominante nella ricerca online, i giudici hanno finalmente deciso che non sarà necessario separare il browser Chrome dall’azienda. Non dovranno nemmeno cessare i pagamenti che Google elargisce alle aziende per rimanere il motore di ricerca predefinito nei browser concorrenti. Altre misure consistono nel divieto di esclusiva sui propri servizi nei prodotti di altre aziende e aperture su risultati di ricerca, pubblicità e licenze. (DDay)
■ Per alcune settimane si era temuto che Google avrebbe prossimamente impedito il sideload degli APK non firmati da sviluppatori accreditati nei telefoni Android. Google ne impedirà l’installazione diretta dai file scaricati sul telefono, ma consentirà la loro installazione tramite ADB, la console accessibile da un computer collegato allo smartphone attivando le impostazioni per sviluppatori. L’obiettivo è il contrasto delle frodi e dei malware, dato che da un po’di tempo i malintenzionati convincono gli utenti a scaricare applicazioni false o compromesse per sottrarre denaro, dati personali o credenziali. (DDay)
■ Bending Spoons continua nella sua corsa all’acquisizione di note aziende e, dopo il recente caso di WeTransfer, ha ora annunciato di aver acquisito il servizio di condivisione video Vimeo per 1,38 miliardi di dollari. (Il Post)
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■ Nel primo semestre 2025 TIM ha rimodulato 5,7 milioni di clienti. L’AD Labriola afferma che «i clienti hanno dimostrato la volontà di accettare gli aumenti di prezzo in cambio di servizi di qualità» ma sappiamo tutti, senza prenderci in giro, che il cliente medio subisce la rimodulazione perché non se ne accorge, visto che non legge le bollette e gli SMS del gestore, o è talmente pigro o indaffarato da non voler o poter cambiare gestore. Altri motivi comuni sono la diffidenza verso la concorrenza o addirittura l’ignoranza della possibilità di scegliere un altro operatore. (MondoMobileWeb)
■ Tiscali ha annunciato una modifica delle condizioni generali di contratto, ma afferma che queste siano unicamente migliorative e pertanto non è prevista la facoltà di recesso gratuito da parte del cliente. (Tiscali)
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Per questa settimana è tutto.
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Alla prossima!
Andrea
FibraClick
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